CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA VARDA
Lunedì 29 agosto 2005, ore 20.45
Villa Varda – Brugnera
Dédié à Son Altesse Royale Monseigneur
Chrestien Louis
Margrave de Brandebourg
J. S. BACH (1685 – 1750)
“6 Brandeburgische Konzerte”
(clicca per la presentazione)
Brandeburgisches Konzert N.4 in G-Dur BWV 1049
1) Allegro 2) Andante 3) Presto
Brandeburgisches Konzert N.2 in F-Dur BWV 1047
1) Allegro 2) Andante 3) Allegro assai
Brandeburgisches Konzert N.5 in D-Dur BWV 1050
1) Allegro 2) Affettuoso 3) Allegro
trascrizione per pianoforte a quattro mani di Max Reger
Revisione di Filippo Trevisan
Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria – pianoforte
VILLA VARDA
Posta su un’ansa del Livenza, la sua denominazione (il toponimo è di origine gotica) indica l’esistenza di un posto di osservazione, probabilmente di origine militare. Le origini della villa vengono fatte risalire alla seconda metà del Quattrocento, quando una famiglia nobile bergamasca, i Mazzoleni, acquistarono molte terre in zona e vi costruirono una residenza di campagna. Vi rimasero un paio di secoli, completando la villa con la costruzione di una cappella. La proprietà passò, dopo una serie di rapidi passaggi a metà Ottocento ad una famiglia di ebrei triestini, i Morpurgo DeNilma.
ll parco di Villa Varda assunse l’attuale configurazione nella seconda metà dell’Ottocento, allorché Carlo Marco Morpurgo acquisto’ la tenuta ed avviò gli interventi di ristrutturazione degli edifici e di sistemazione paesaggistica secondo gli stilemi del parco all’inglese. Elemento dominante del parco sono i viali di tigli che strutturano geometricamente l’intera area ed incorniciano i prati, facilitando gli usi agricoli. L’atmosfera romantica e pittoresca del luogo è esaltata soprattutto dalla presenza del fiume Livenza che forma una piccola insenatura, protetta da un isolotto, dove un tempo attraccavano le imbarcazioni per i collegamenti con Venezia.
Anche la villa fu ristrutturata e ampliata scondo il gusto dell’epoca. All’interno alcuni affreschi sono ispirati a vedute delle province giuliane (si distingue Gorizia) da cui provenivano i Morpurgo e a paesaggi egizi (da dove proveniva la moglie del Carlo Marco).
Tra gli interventi di ristrutturazione va ricordato anche quello sulla seicentesca chiesetta che, ad opera di Domenico Rupolo, acquistò l’attuale configurazione neogotica.
Oggi la villa è di proprietà del Comune di Brugnera, che ne ha intrapreso il restauro, avviandola a diventare un polo culturale per tutta l’area liventina, mentre il parco è diventato meta di migliaia di visitatori.
0 Comments