XXII FESTA DI SAN GIOVANNI

dal 17 al 26 giugno 2013
Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata

Programma:

Domenica 23 giugno 2013
Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata

ore 18.00
Vespri e Santa Messa cantata in Gregoriano
Schola gregoriana Cappella Altoliventina e cori parrocchiali della forania

ore 20.00
Concerto di Musica Medievale
Concerto del gruppo di cornamuse “Strepitz”


“PER TUTTA LA SERA BANCHETTO MEDIEVALE CON CARNI BRACIATE ALLE SALSE ET VINI PERFECTISSIMI”

Incontri di storia e cultura medievale

Lunedì 17 giugno ore 20.30
Chiesa di San Simone – Prata di Sopra
“L’occidente medievale e il suo tempo”
a cura di Luca Silvestrin

giovedì 21 giugno ore 20.30
Chiesa di San Giovanni – Prata di Pordenone
“Il paesaggio nell’arte e nella cultura tra Medioevo e Umanesimo”
a cura di Moreno Baccichet

giovedì 26 giugno ore 20.30
Chiesa di San Giovanni – Prata di Pordenone
“I giorni del crociato”
Presentazione del libro di Guerrino Ermacora
a cura di Gianluigi Pivetta

 


 

in collaborazione con:

Parrocchia di Santa Lucia di Prata
Avis, aido, Admo
Centro Culturale Concina
Pro san Simone

e il sostegno di:
Comune di Prata di Pordenone
Provincia di Pordenone
Sconto Più – Maron di Brugnera

ALTOLIVENZA FESTIVAL EDIZIONE 2013

martedì 27 agosto ore 21.00
Pasiano di Pordenone, Parco ai Molini

VIVALDI – PIAZZOLLA, LE OTTO STAGIONI
Accademia d’archi “Arrigoni”
Laura Bortolotto, violino
Christian Sebastianutto, violino
Suela Piciri, violino
Eddi De Nadai, direttore

in collaborazione con l’Associazione Musica Pura
concerto inserito in MUSAE 2013

(programma)


Domenica 1 settembre, ore 17.00
Portobuffolè, Chiesa Parrocchiale

ROBERTA BORTOLOZZO soprano
GIOVANNI FELTRIN organo

(programma)


Giovedì 12 settembre, ore 21.00
Visinale di Pasiano, Chiesa Parrocchiale

VENEZIA IN PICCOLO: MUSICA PER LA VILLEGGIATURA DI GASPARE GOZZI
Manuel Tomadin, organo
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
concerto inserito in MUSAE 2013

(programma)



Sabato 14 settembre, ore 20.00
Visinale di Pasiano, Villa Gozzi

FESTE VENEZIANE: MUSICA PER LA VILLEGGIATURA DI GASPARE GOZZI
Sugar Brass Quartet
concerto inserito in MUSAE 2013

(programma)


Lunedì 16 settembre
Prata di Pordenone, Villa Morosini (Municipio)

Anastasiya Petryshak, violino
al pianoforte: Jacopo Giacopuzzi

(programma)


Venerdì 20 settembre, ore 21
Prata di Pordenone, chiesa parrocchiale di S. Lucia

PRESENTAZIONE DEL CD GIOVANNI BATTISTA COSSETTI E LA MUSICA CECILIANA
all’organo
DANIELE TOFFOLO

(programma)


Domenica 22 settembre, ore 16.00
Fontanafredda, Villa Zilli

I TRAVESTIMENTI DEL SIG. VERDI
parafrasi verdiane per tutti i gusti
Alberto Tessarotto pianoforte
Arno Barzan Trio

(programma)


giovedì 26 settembre, ore 21
Sacile, Palazzo Biglia – Sala degli affreschi

NELL’AFRICANE SELVE
Gasparo Gozzi, musica e teatro nella Venezia del ‘700
Cenacolo Musicale di Barocco Europeo

(programma)
concerto inserito in MUSAE 2013


Sabato 28 settembre, ore 21.00
Stevenà di Caneva, Villa Frova

SOFIA GELSOMINI violino
ALBERTO TESSAROTTO pianoforte

(programma)


Domenica 29 settembre
Maron di Brugnera, Chiesa Parrocchiale

ECHI
l’organo in jazz
Krzyzstof Lukas, organo
improvvisazioni jazz di Daniele D’Agaro, sassofoni

(programma)


Domenica 6 ottobre, ore 20.30
Mansuè, Chiesa Parrocchiale

HAIG VOSGUERITCHIAN
dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme
organo

(programma)


Martedì 8 ottobre, ore 21.00
Sacile, Chiesa di San Michele

HAIG VOSGUERITCHIAN
dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme
organo

(programma)


Lunedì 7 ottobre, ore 20.30
Gemona, Duomo

HAIG VOSGUERITCHIAN
dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme
organo

(programma)


Giovedì 10 ottobre, ore 21.00
Brugnera, ex cantine di Villa Varda

VERDI FIGURE
arie verdiane disegnate per piccoli (e grandi)
Maria Laura Jacobellis, soprano
Federico Lovato, pianoforte
Illustrazioni in diretta di Arcadio Lobato

(programma)


Sabato 12 ottobre, ore 20.45
Vittorio Veneto, Auditorio del Collegio San Giuseppe
Domenica 13 ottobre, ore 16
Meduna di Livenza, Palazzo Michiel – Loredan (Municipio)

MICHELLE CANDOTTI
pianoforte

(programma)

XXI FESTA DI SAN GIOVANNI

micrologus

Dal 13 al 24 giugno 2012
Prata di Pordenone


Domenica 24 giugno 2012
Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata

ore 17.00
Esibizione di arcieri medievali
a cura del Gruppo Arcieri Medievali Sagittae Liquentiae

ore 18.00
Vespri cantati
con la collaborazione dei Cori parrocchiali della forania

ore 18.30
Messa cantata
Schola gregoriana Cappella Altoliventina e Cori parrocchiali della forania

ore 20.00
Concerto di Musica Medievale
I solisti del micrologus
micrologus.it


“per tutta la sera
banchetto medieval
con carni braciate alle salse
et vini perfectissimi”


Incontri di storia e cultura medievale:

sabato 19 maggio dalle 15.00 alle 18.00
Sala pluriuso via S. Simone Prata di Pordenone
Laboratorio di cucina medievale: le salse
a cura di Maria Luisa Cecere

mercoledì 13 giugno ore 20.30
Villa Luppis – Rivarotta di Pasiano
I turchi in Friuli
a cura di Roberto Gargiulo

martedì 19 giugno ore 20.30
Chiesa di San Simone – Prata di Sopra
Le pievi medievali e l’antico territorio di Prata
a cura di Pier Carlo Begotti

giovedì 21 giugno ore 20.30
Chiesa di San Giovanni – Prata di Pordenone
Presentazione del DVD
La chiesa di San Giovanni dei Cavalieri: arte, musica, storia
a cura di Fabio Cavalli e Sandro Bergamo

giovedì 5 luglio ore 20.30
Chiesa di San Giovanni – Prata di Pordenone
Presentazione del romanzo
Il sentiero dell’onore: gli ultimi giorni di Prata
a cura di Gianluigi Pivetta


in collaborazione con:
Parrocchia di Santa Lucia di Prata
Avis, aido, Admo
Centro Culturale Concina
Pro san Simone


e il sostegno di:

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ALTOLIVENZA FESTIVAL EDIZIONE 2012

 

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Giovedì 23 agosto, ore 21.00
Roveredo in Piano – Chiesa parrocchiale

MUSAE 2012
ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO
JEPHTE. oratorio per soli, coro e continuo di Giacomo Carissimi
Cappella Altoliventina
Elia Pivetta, organo
Sandro Bergamo, direttore

(programma)


Domenica 26 agosto, ore 17.00
Portobuffolè, duomo di San Marco

Davide De Lucia, organo

(programma)


Lunedì 10 settembre, ore 21.00
Pordenone, Palazzo della Provincia

MUSAE 2012
ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO
“Arcangel terren diventerai”
Cenacolo musicale di Barocco Europeo

(programma)


Venerdì 14 settembre, ore 21.00
Visinale di Pasiano, chiesa parrocchiale
Silvio Celeghin, organo

(programma)


Sabato 15 settembre, ore 21.00
Meduna di Livenza, Palazzo Loredan

Lilia Donkova, violino, Viktoria Chichkova, violoncello
Federico Lovato, pianoforte

(programma)


Galleria fotografica con gli artisti 


giovedì 20 settembre, ore 21.00
Ghirano di Prata, chiesa parrocchiale

Daniele Toffolo, organo
Coro In Sylvis
Roberto De Nicolò, direttore

(programma)


Domenica 23 settembre, ore 16.00
Fontanafredda, Villa Zilli

LA NATURA IN CONCERTO
Simoultaneus Band
Cappella Altoliventina

(programma)


Sabato 29 settembre, ore 21.00
Maron di Brugnera, chiesa parrocchiale

Gustav Auzinger, organo
Corale di Rauscedo
Sante Fornasier, direttore

(programma)


Martedì 2 ottobre, ore 21.00
Brugnera, Villa Varda

CHOPIN A FUMETTI
Michelle Candotti, pianoforte, vincitrice di Castrocaro classica 2011
Ensemble d’archi Solisti in Villa
Musiche di Chopin e Schumann
Illustrazioni in diretta di Paolo Cossi

(programma)


Giovedì 4 ottobre, ore 21.00
Pasiano, Teatro Gozzi

FESTIVAL GIOVANI
I vincitori di Castrocaro Classica 2011
Ferdinando Trematore, violino, Eduardo Dell’Oglio, violoncello,
Michelle Candotti, pianoforte, Angela Trematore, pianoforte

(programma)


venerdì 5 ottobre, ore 21.00
Prata Villa Morosini (Municipio)

FESTIVAL GIOVANI
I vincitori di Castrocaro Classica 2011
DUO FEDERICIANO
Ferdinando Trematore, violino, Angela Trematore, pianoforte

(programma)


Sabato 27 ottobre 2012, ore 21.00
Stevenà di Caneva – Villa frova

Jiries Boullata, pianoforte
(programma)

XIX FESTA DI SAN GIOVANNI

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Giovedì 10 Giugno ore 20.30
Chiesa di San Simone – Prata di Pordenone

“ I mulini ad acqua del Friuli”
a cura di P. Carlo Begotti
in collaborazione con Pro San Simone

Martedì 15 Giugno ore 20.30
Chiesa di San Giacomo – Brugnera
“ Traffici e porti fluviali sul Livenza-Meduna nel medioevo”
relatore: Roberto Guerra, in collaborazione con associazioni Attivamente e ”Brugnera in festa”.

Venerdì 18 Giugno ore 19.00
Hotel Dall’Ongaro – Ghirano di Prata
Civiltà del fiume: valorizzazione delle vie d’acqua in Altolivenza
convegno in collaborazione con Ass. Conti Prata e Civiltà Altolivenza

Mercoledì 23 Giugno ore 20.30
Chiesa di San Giovanni- Prata di Pordenone
“ L’acqua dalla Genesi all’Apocalisse”
Relatore: don Alessio Geretti

Giovedì 24 Giugno 2010 Prata di Pordenone
Chiesa di San Giovanni e dintorni – Prata di Pordenone
Festa di San Giovanni
ore 19.30 – vespri con le corali Parrocchiali di Prata, Visinale, Villanova e Ghirano.
ore 20.00 – S. messa in gregoriano.
ore 21.00 concerto medioevale con “l’ensemble Calliope”

Segue cena medioevale

Mercoledì 30 Giugno ore 20.30
Chiesa di San Giovanni- Prata di Pordenone
“Lungo il fiume sull’acqua”
presentazione del libro fotografico di G. Cereser e G. Pedicini e presentazione del romanzo storico di P. Carlo Begotti

Lunedì 5 Luglio ore 20.30
Chiesa di San Giovanni- Prata di Pordenone
Concerto di gregoriano a cura della Schola gregoriana
“Ensemble Armonia”
diretta da Patrizia Avon, in collaborazione con USCI FVG.


Le manifestazioni sono realizzate in collaborazione con:
Parrocchia di Santa Lucia di Prata di Pordenone;
Centro Culturale “Giomaria Concina” – Prata di Pordenone;
AVIS – AIDO- ADMO sezioni di Prata di Pordenone;
Pro-loco San Simone – Prata di Sopra;
Associazioni Attivamente e Brugnera in Festa – Brugnera;
Associazione Conti Prata – Ghirano;
Civiltà Altolivenza – Portobuffolè.


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ANASTASIS – RESURREZIONE

Programma del Concerto del 24/06/2009

ANASTASIS – RESURREZIONE

v O JERUSALEM antifona
H. Von Bingen – Ms. Dendermonde St. Pieters & Paulusabdij Cod. 9

v ANTE SEX DIES Antifona – Dominica in Palmis – Processio
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56 (sec. XIII-XV)

v JERUSALEM
Anonimo – Firenze MS 21 sec. XIV- XV

v CIRCUMDEDERUNT ME responsorio
Repertorio aquileiese – sec. XIII

v OMNES AMICI (strumentale) – CUI COMPARABO
Anonimo – Firenze MS 21 sec. XIV- XV

v CRUCEM TUAM antifona
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56

v IMPROPERIA (a due voci) sec. XII
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56

v CUM AUTEM VENISSEM
Anonimo – Bologna Civ. Mus. Bibl. Ms Q13 (sec.XV)

v SEPULTO DOMINO
Anonimo – Firenze MS 21 sec. XIV- XV

v O CRUX FRUCTUS (strumentale)
Bibl. Marciana Ital. IX. 145 sec. XIV

v OFFICIUM IN NOCTE RESURRECTIONIS dramma liturgico
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56 (sec. XIII-XV)

v ALFA ET O Antifona
Repertorio aquileiese – sec. XIII

v SUBMERSUS JACET PHARAO discanto
Cividale del Friuli – Museo Archeologico Nazionale
LVI, fol. 246-247 – LVIII, fol. 134v-135v – CI, fol. 38v-40 CII, fol. 41-41bis.

v SONET VOX ECCLESIAE discanto
Cividale del Friuli – XIII sec.
Liber chori Decani Codd. LVI, cc. 255v – 256r


ANASTASIS – Resurrezione
Anastasis, dal termine greco che significa Resurrezione. Per i cristiani di rito ortodosso indica anche la chiesa della Resurrezione, altrimenti conosciuta come la rotonda del Santo Sepolcro di Gerusalemme, costruita sui luoghi che la tradizione identifica come quelli in cui Gesù fu crocifisso, sepolto e risorse.
Uno scrigno di pietra nel quale sono racchiusi i simboli gloriosi del Cristo Risorto: il monte sul quale fu innalzato il vessillo della croce e la tomba in cui fu deposto, avvolto nella sindone. La sequenza dei brani proposti è un “pellegrinaggio” i-deale nei luoghi santi, che ha il duplice intento di far rivivere in suc-cessione i momenti salienti della Set-timana Santa dalla Domenica delle Palme fino al gior-no di Pasqua e di far riscoprire le musiche utilizzate nella liturgia di rito latino dal XII al XV secolo.


Domenica della Palme:

Gerusalemme. Il gaudio e le lacrime

O JERUSALEM antifona
H. Von Bingen – Ms. Dendermonde St. Pieters & Paulusabdij Cod. 9

O Jerusalem, aurea civitas, ornata Regis purpura. O edificatio summe bonitatis, que es lux numquam obscurata. Tu enim es ornata in aurora et in calore solis. O beata pureritia, que rutilas in aurora, et o laudabilis adolescentia, que ardes in sole.

Recita così una parte del salmo 121: “Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore». E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!”. Gerusalemme, la Città Santa per eccellenza. Per Hildegard di Bingen, badessa tedesca vissuta nel XII sec., diventa “aurea civitas”, la città d’oro ornata di porpora regale e rivestita dei raggi del sole e dell’aurora, luce che non si può oscurare, metafora della Gerusalemme celeste, cioè della sposa di Cristo, la Chiesa.

ANTE SEX DIES Antifona – Dominica in Palmis – Processio
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56 (sec. XIII-XV)

Ante sex dies sollemnis paschae quia veniet dominus in civitatem Ierusalem occurrerunt ei pueri et in manibus portabant ramos palmarum et clamabant voce magna dicentes: osanna in excelsis; benedictus qui venisti in multitudine misericordiae tue; osanna in excelsis.

In questa antifona per la processione nella Domenica delle Palme troviamo invece la Gerusalemme festante che apre le sue porte davanti al Figlio di Davide che fa il suo ingresso a cavallo di un asino, accolto dai bambini che acclamano gioiosi tenendo tra le mani rami di palma e di ulivo.

JERUSALEM
Anonimo – Firenze MS 21 sec. XIV- XV

Ierusalem luge et exuete vestimentis iocunditatis, induete cinere et cilicio et deduc quasi torrentem lacrime. Per diem ac noctem non taceat pupilla oculi tui quia in te occisus est Salvator Israel.

La città dipinta in questo processionale tratto dalle Lamentazioni di Geremia, proprio della Settimana Santa, è attraversata da torrenti di lacrime, versati giorno e notte. In questo libro dell’Antico Testamento composto da cinque poemi lirici, il profeta descrive l’afflizione e la pena di Israele per la sua deportazione in terra babilonese dopo la distruzione di Gerusalemme. Per gli Israeliti, erano quelli i giorni del pianto, in cui bisognava indossare il cilicio e cospargere il capo di cenere per la sventura conseguente ai peccati del popolo, dei profeti e dei sacerdoti contro Dio. Il testo sembra profetizzare l’ammonimento per la città del tempo di Gesù, che sta per diventare il luogo in cui verrà ucciso il Salvatore di Israele.


Venerdì Santo:

Le ore della passione e morte in croce di Gesù

CIRCUMDEDERUNT ME responsorio
Repertorio aquileiese – sec. XIII

Circumdederunt me, viri mendaces; sine causa flagellis ceciderunt me. Sed tu Domine defensor, vindica me.
Quoniam tribulatio proxima est, et non est qui adiuvet.

I Vangeli iniziano la narrazione della Passione partendo dalla sera trascorsa da Gesù nel Cenacolo con i Dodici. Dopo aver cenato con loro, porta con sé alcuni discepoli per pregare al di là del Cedron, nell’orto del Getsèmani, ai piedi del Monte degli Ulivi. Sono iniziate già le ore della Passione. Giuda, dopo averlo tradito, si avvicina con una turba di uomini armati per arrestarlo. “Mi hanno circondato uomini mendaci e senza un motivo mi vogliono uccidere. Ma tu Signore, mio difensore vendicami, poiché la mia tribolazione è vicina e non c’è chi mi aiuti”: sono le parole messe in bocca a Gesù in questo responsorio cividalese particolarmente drammatico nel ricordo del momento della cattura.

OMNES AMICI (strumentale) – CUI COMPARABO
Anonimo – Firenze MS 21 sec. XIV- XV

Omnes amici eius spreverunt eum et facti sunt ei inimici. Omnes porte civitatis Jerusalem dextructe. Sacerdotes eius gementes, virgines eius squallide et ipsa oppressa amaritudine.
Cui comparabo te vel cui assimilabo te filia Jerusalem. Cui exequabo te et consolabor te virgo filia Syon. Magna enim velut mare contrictie tua et non est qui consoletur.

“Tutti i suoi amici si sono allontanati da lui e i si sono fatti suoi nemici. Le porte di Gerusalemme sono distrutte… La Figlia di Sion è oppressa dall’amarezza e la contrizione del suo cuore è grande come il mare, ma non c’è chi potrà consolarla”. Nel manoscritto fiorentino queste due composizioni per la Via Crucis riprendono ancora le lamentazioni tratte dai Treni di Geremia per inserirle nella liturgia del Venerdì Santo. In poche frasi delineano la sventura di Gerusalemme preannunciando amaramente la condizione del Cristo, tradito, lasciato solo dai suoi discepoli, rinnegato da Pietro e condannato a morte da Pilato. Soltanto sua Madre e le altre donne avranno il coraggio di seguirlo lungo la salita, la Via Dolorosa, che porta al Calvario.

CRUCEM TUAM antifona
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56

Crucem tuam adoramus, Domine et sanctam resurrectionem tuam laudamus et glorificamus: ecce enim propter lignum venit gaudium in universo mundo.

Dopo essere stato spogliato delle vesti, Gesù viene inchiodato alla croce e innalzato sul Gòlgota. L’antica antifona gregoriana da cantarsi il Venerdì Santo all’Adorazione della Croce, ci invita, ad adorare il Signore, a lodarlo e glorificare la sua resurrezione perché, per mezzo della croce, è venuta nel mondo la gioia.

IMPROPERIA (a due voci) sec. XII
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56

Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi! Quia eduxi te de terra Aegypti: parasti Crucem Salvatori tuo.
Hagios o Theos – Sanctus Deus. Hagios Ischyros – Sanctus Fortis.
Hagios Athanatos, eleison hymas – Sanctus Immortalis, miserere nobis.

Popolo mio, che ti ho fatto? In cosa ti ho contrariato? Rispondimi… Gli improperia sono dei versetti cantati antifonicamente e responsorialmente durante l’adorazione della Croce del Venerdì Santo a cui ogni volta risponde il primo coro con il Trishagion greco (da hagios, santo) a cui replica l’altro coro con la traduzione latina. Il testo, probabilmente derivato dall’apocrifa Apocalisse di Esdra, immagina i “rimproveri” che Gesù rivolge al popolo di Israele dalla croce. Di fatto, parte di questi, sovrappongono le parole di Cristo a quelli di Dio stesso quando ricorda agli Ebrei la salvezza concessa loro attraverso Mosè dalla schiavitù in terra d’Egitto.

CUM AUTEM VENISSEM
Anonimo – Bologna Civ. Mus. Bibl. Ms Q13 (sec.XV)

Cum autem venissem ad locum ubi crucifigendus erat filius meus; statuerunt eum in medio omnis populi et vestibus expoliatis nudum dimisserunt corpus sanctissimum. O dulcissime filiae Syon, o dulcissime videte dolor meum, inspicite nudum in medio omnis populi filium meum dulcissimum vulneratus est in medio eorum. O vos qui transitis per viam venite et videte si es dolor sicut meus. Desolata sum nimis. Non est qui consoletur me. Salus mea infirmata est. Vita occiditur et a me tollitur.

“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». (GV 18, 25-26). L’evangelista Giovanni e alcune donne sono testimoni ai piedi della croce dell’agonia di Gesù. Tra queste c’è anche Maria, sua Madre. Recita così la prima parte di questo canto di un anonimo bolognese del Quattrocento: “Quando giunsi al luogo dove doveva essere crocifisso mio figlio lo vidi mentre stava in mezzo a tutto il popolo! Fu spogliato delle vesti il suo corpo santissimo. O dolcissime figlie di Sion, vedete il mio dolore? E’ nudo e ferito in mezzo a loro, il figlio mio dolcissimo. O voi che passate per la via, venite e vedete se c’è un dolore più grande del mio. Sono desolata e non c’è chi mi possa consolare. Lo stanno uccidendo ed a me tolgono la vita…”. Poi il Vangelo continua: “Dopo questo, Gesù, esclamò: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.” (GV 18, 30).

Sabato Santo:

La sindone e la tomba.
L’abisso del silenzio nel giorno del nascondimento di Dio
Cum vero venissem ad locum ubi seppeliendus erat filius meus. Statuerunt eum in medio mulierum et sindone involuentes sepultum dimiserunt corpus sanctissimum.

Nell’ultima parte di questo planctus l’autore ci fa vedere, tramite gli occhi della Madonna, il luogo della sepoltura, dopo che il corpo di Gesù è stato calato dalla croce. “Quando giunsi al luogo dove doveva essere sepolto mio figlio, lo vidi in mezzo alle donne avvolto nella sindone mentre lo deponevano nel sepolcro”.

SEPULTO DOMINO
Anonimo – Firenze MS 21 – sec. XIV- XV

Sepulto Domino signatum est monumentum volventes lapidem ad ostium monumenti.

Siamo giunti finalmente alle porte del Santo Sepolcro. “Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo calò dalla croce, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.” (Mt, 27, 59-61). Così racconta l’evangelista Matteo l’episodio della sepoltura. Il volto e il corpo di Cristo sono ormai nascosti agli occhi di tutti. Un lenzuolo bianco, la sindone, è il sudario nel quale è stata avvolta la salma martoriata per essere deposta nella tomba, chiusa da una grossa pietra per sigillarne l’entrata. Il manoscritto 21 di Firenze celebra la quattordicesima e ultima stazione della Via Crucis con queste parole: “Sepolto il Signore, la tomba venne chiusa ponendo una pietra al suo ingresso”. E’ il momento del silenzio.

O CRUX FRUCTUS (strumentale)

Bibl. Marciana Ital. IX. 145 sec. XIV

O crux fructus salvificus fructus desideratus. O crux fructus salvificus vivo fonte rigatus quem flos exornat fulgidus fructus desideratus.

“O croce, frutto di salvezza, viva fonte da cui sgorga fulgido il desiderato frutto.” Il ritornello di questo brano strumentale è stato estrapolato dal “Lignum Vitae”, scritto da Bonaventura da Bagnoregio nel 1260 per accendere nei fedeli il “ripensamento” sulla vita di Cristo e imprimere profondamente nella memoria il ricordo vivo di tutti i passi salienti dell’esistenza di Gesù per chi “desidera conformarsi perfettamente a Lui” per riuscire, attraverso la mente, a portare con sé la croce di Cristo e sentire, nello spirito come nel corpo, la sofferenza e l’immenso amore di Gesù. Sul tronco dell’albero – cioè la croce – è infatti inchiodato il Salvatore, definito da Bonaventura come “fiore aromatico”, “frutto sospirato” e “fonte vivo”.

Veglia:
Chi cercate nel sepolcro? Non è qui. E’ risuscitato!

OFFICIUM IN NOCTE RESURRECTIONIS drama liturgico
Padova, Biblioteca Capitolare – Mss. C55 e C56 (sec. XIII-XV)

Nos mulieres, que secute a longe sumus Ihesum, emptis aromatibus ecce venimus ungere eum. Ut videntes resurrectionis eius mirabilia renuntiemus magna discipulis suis gaudia. Quis revolvet nobis lapidem ab hostio monumenti ut introeuntes possimus ungere eum? Ipsum pro nobis passum ac sepultum votive laudantes querimus. Ecce dominum.

Quem queritis in sepulcro, Christicole?

Ihesum Nazarenum crucifixum, o coelicole.

Non est hic: surrexit, sicut predixerat. Ite nuntiate quia surrexit dicentes:

O Ihesu rex seclorum, consolator mestorum, susceptor contritorum et sola spes merentum, te quero nec invenio. Quis consolaris posset me dolente nimium quia amisi regem Salvatorem omnium, te quero nec invenio.

Surrexit Dominus de sepulcro qui pro nobis pependit in ligno. Alleluia.

Donne: Noi donne che da lontano abbiamo seguito Gesù, siamo qui giunte con balsami per ungere il suo corpo. Annunciamo con grande gioia ai suoi discepoli di aver assistito al miracolo della sua resurrezione. Chi sposterà per noi la pietra dall’ingresso della tomba, cosicché possiamo entrare ad ungerlo? Cerchiamo, pregando, colui che è morto ed è stato sepolto per noi. Ecco il Signore. Nunzi: Chi cercate nel sepolcro, seguaci di Cristo?. Donne: Gesù nazareno crocifisso, creature celesti. Nunzi: Non è qui: è risorto come aveva detto. Andate ad annunciare che è risorto. Maddalena: O Gesù, Re del mondo, consolatore degli afflitti, tu che accogli chi si pente, unica speranza dei meritevoli, cerco te e non ti trovo. Chi potrà consolare il mio enorme dolore? Perché ho perduto te, Re salvatore delle genti? Cerco te e non ti trovo. Tutti: Il Signore che per noi è salito sulla croce, ora è risorto dal sepolcro. Alleluia.

Il Figlio dell’Uomo, Gesù, porta a compimento fino alle estreme conseguenze il progetto salvifico del Padre; la tomba vuota testimonia che la salvezza è compiuta e che la morte è definitivamente sconfitta; emergono così in tutta la loro toccante linearità narrativa i vangeli con la rappresentazione sacra medievale (drama liturgico) della Visitatio Sepulcri che vive il momento culminante ne il “Quem quaeritis?” – Chi cercate? – che l’angelo rivolge alle donne. ”Cristo, che voi cercate, non é qui. E’ risorto e vi precede in Galilea”. E’ l’annuncio della Risurrezione di Gesù.

Domenica di Pasqua:
Alleluia al Salvatore del mondo!

ALFA ET O Antifona

Repertorio aquileiese – sec. XIII

Alpha et O omnium salus et virtus ad te dirigimus nostra corda, ut hoc tempore passionis des nobis iter correctionis. Et non despicias tuum opus servare, per quod subisti mortem in cruce; et fac purgatos ab omni crimine tecum resurgere quos mercatus est tuo precioso sanguine.

E’ Cristo, l’Alfa e l’Omega. L’antifona riconosce nel Messia, principio e fine di ogni cosa, la salute e la virtù di tutti. Ci invita inoltre a rivolgere a Lui i nostri cuori affinché in questo tempo di passione ci indichi la strada della conversione, non disprezzando la sua opera di salvezza per la quale subì la morte in croce, ma pregandolo invece di liberarci da ogni male perché possiamo risorgere anche noi attraverso il sacrificio del suo prezioso sangue.

SUBMERSUS JACET PHARAO discanto
Cividale del Friuli – Museo Archeologico Nazionale
LVI, fol. 246-247 – LVIII, fol. 134v-135v
CI, fol. 38v-40 CII, fol. 41-41bis

Submersus jacet Pharao laetentur filiae Sion cantent sorores Aaron cum modulo quia surrexit Dominus de tumulo. Submersis persequentibus laetis cantemus vocibus et nunciemus fratribus cum modulo quia surrexit Dominus de tumulo. In Galilea ibimus, ibi Jesum videbimus laeti cantabimus cum modulo quia surrexit Dominus de tumulo. Festum quod hic est annuum erit nobis continuum alleluja perpetuum cum modulo quia surrexit Dominus de tumulo. Benedicamus Domino. Alleluja, alleluja.

“Il faraone giace sul fondo del mare, gioiscano le figlie di Sion e le sorelle di Aronne con un canto”. E ancora: “Andremo in Galilea, vedremo Gesù e intoneremo con gioia un canto, perchè il Signore è risorto dalla tomba”. Sono soltanto alcuni dei versi di questo discanto del Patriarcato di Aquileia proprio del tempo di Pasqua, dove l’Antico e il Nuovo Testamento si fondono insieme nell’annuncio del gaudio pasquale.

SONET VOX ECCLESIAE discanto
Cividale del Friuli – XIII sec.
Liber chori Decani Codd. LVI, cc. 255v – 256r

Sonet vox ecclesie laude dei gracie. Ecce sacrificium dulce mundi precium, ecce salus hominis, ecce proles virginis semel per supplicium ferens mortis tedia. Item per mysterium fit pro nobis hostia. Presens hec familia agni lota sanguine leto laudum carmine reddat ei gracias.

La voce della chiesa lodi la grazia di Dio. Ecco il dolce sacrificio che ha riscattato il mondo, ecco la salvezza degli uomini, ecco il figlio della Vergine che una volta ha sopportato le sofferenze della morte in croce. Dunque miracolosamente si è fatto vittima per noi. Noi suoi servi lavati col sangue dell’agnello, rendiamogli grazie con un canto di lode.


L’ensemble Epiphonus, è un gruppo di musicisti provenienti da diverse formazioni di musica antica, che si è costituito nel 2005 a Treviso con l’intento di proporre il repertorio musicale gregoriano e medievale. L’attività si basa sia sullo studio della prassi esecutiva dalle fonti musicali originali che attraverso la frequentazione di master-class specifici quali il Laboratorio Internazionale di Musica Medievale di Parma, l’Accademia di Musica Antica organizzata dalla F.I.M.A ad Urbino e il “Concentus Lucensis” di Lucca, sotto la guida di musicisti di fama internazionale quali Claudia Caffagni de “La Reverdie” e Stefano Albarello dell’ensemble “Cantilena Antiqua”. Si esibisce utilizzando copie di strumenti antichi in occasione di concerti, eventi o manifestazioni a tema in luoghi significativamente adatti, quali chiese, conventi o palazzi aventi particolare valenza storica nel periodo medievale, privilegiando soprattutto il repertorio sacro.

Francesca Cenedese, voce e arpa
Giulia Serena, voce e liuto
Stefano Gava, voce e symphonia

XVIII FESTA DI SAN GIOVANNI

Lunedì 8 Giugno 2009
ore 20.45 Chiesa di San Giovanni
LA MEDICINA DEI LONGOBARDI
a cura del dott. Franco Fornasaro

Lunedì 15 Giugno 2009
ore 20.45 Chiesa di San Simone
LE PIANTE NELLE SACRE SCRITTURE
a cura del dott. Aldo DIONISIO e di Richelda CARNIELLO
in collaborazione con AVIS-AIDO-ADMO di Prata,
Centro Culturale “G.M.Concina” e Pro-Loco S.Simone.

Lunedì 22 Giugno 2009
ore 20.45 Chiesa di San Giovanni
PIANTE OFFICINALI
a cura del dott. Aldo DIONISIO e della dott.ssa Francesca ROCCO
in collaborazione con AVIS-AIDO-ADMO di Prata

Mercoledì 24 Giugno 2009
Chiesa di San Giovanni
Ore 19.30 Vespri
Ore 20.00 S.Messa cantata in gregoriano.
Ore 21.00 Concerto Medioevale
con l’ensemble “Epiphonus” di Treviso.
(vedi programma)

Seguirà cena medioevale
.
Venerdì 3 Luglio 2009
ore 21.00 Chiesa di San Giovanni
Concerto della Schola Gregoriana ”RHODIGIUM” di Rovigo
Dir. Roberto Spremulli


in collaborazione con :

U.S.C.I. FVG

in collaborazione con la Parrocchia di Santa Lucia di Prata

 

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XVIII FESTA DI SAN GIOVANNI

Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata di Pordenone
Venerdì 24 giugno 2008

Programma della festa:

Venerdì 20 giugno 2008, ore 20.30
Convegno: La chiesa di San Giovanni alla luce delle ultime indagini archeologiche

relatori:
dott.ssa Paola Ventura, Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Friuli Venezia Giulia
dott. Simone Masier, Archeologo, Cooperativa Petra di Padova
dott. Fabio Cavalli, Accademia Jaufré Rudel di studi medievali

Lunedì 23 giugno 2008, ore 20.30
Conferenza – testimonianza su“ Il Cammino di Santiago de Compostela”
a cura di Mauro Cattai
in collaborazione con A.V.I.S. di Prata

Martedi 24 giugno 2008
Ore 18.00: Inaugurazione dei restauri della Chiesa di San Giovanni.
Relazione dell’arch. Ettore Pollesel
Presentazione dell’Orto Botanico medievale. Intervento prof. Aldo Dionisio

Ore 19.30
Vespro, con la partecipazione di cantori dei cori parrocchiali di Prata, Villanova, Maron, Visinale e Puia

Ore 20.00
Santa Messa, col proprio di San Giovanni Cantato dalla Cappella Altoliventina

Ore 21.00
Concerto In dedicatione Ecclesiae. Musiche di Guillaume Dufay.
Cappella Altoliventina – Ensemble Dramsam


Guillaume Dufay, In Dedicatione Ecclesiae

Cappella Altoliventina
Ensemble Dramsam
Dir. Sandro Bergamo

Introitus Terribilis est locus iste ant. greg.
Kyrie
Gloria dalla Missa Se la face ay Pale
Graduale Locus iste ant. greg.
Alleluia Domine, dilexi decorem ant. greg.
Credo dalla Missa Se la face ay Pale
Offertorium Domine Deus ant. greg.
Sanctus
Agnus Dei dalla Missa Se la face ay Pale
Communio Domus mea ant. greg.
Motectus Nuper Rosarum Flores


Cappella Altoliventina
Sandro Bergamo. Marco Rinaldi – controtenori
Fabio Comberlato, Michele Da Ros, Nicolò Pasello. Claudio Zinutti – tenori
Marco Casonato, Gianfranco Cisilino – bassi

Ensemble Dramsam
Giampaolo Capuzzo – flauti,
Fabio Accurso – liuto, flauto,
Giuseppe Paolo Cecere – viella,
Eugenio Bernes – viella


L’Ensemble Dramsam ( che deve il suo nome ad un toponimo latino, di oscuro etimo, appartenuto ad un piccolo ed antichissimo borgo alle pendici del Carso goriziano) formato da professionisti nel campo della musica antica, nasce a Gorizia nel 1985. Dall’86 si dedica attivamente alla diffusione del patrimonio musicale medievale di area linguistica romanza. Nell’88 è tra i fondatori dell’Accademia “Jaufrè Rudel”di studi medievali. L’Ensemble Dramsam ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, radiofoniche e televisive di musica antica ed ha collaborato a produzioni di musica contemporanea sia in esecuzione dal vivo che in incisioni discografiche. Il Dramsam, diretto da Giuseppe Paolo Cecere, si propone lo studio e la interpretazione del patrimonio musicale antico attraverso una accurata mediazione tra rigore filologico ed approccio artistico. Particolarmente attento alla dimensione organologica, l’Insieme dedica particolare cura alla ricostruzione ed all’utilizzo di copie di strumenti storici, proponendosi un utilizzo dell’apparato strumentale consono alle diverse epoche, ai repertori musicali ed ai contesti culturali. In questi ultimi dieci anni i musicisti dell’Insieme DRAMSAM hanno tenuto concerti di musica antica nelle principali città italiane e per importanti istituzioni culturali europee ed extraeuropee.


 

in collaborazione con:
la Parrocchia di Santa Lucia di Prata

XVI FESTA DI SAN GIOVANNI

clamor_gaudium

20-24 Giugno 2007
Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata di Pordenone

Programma della festa

Mercoledì 20 giugno 2007 – ore 20.30
Essendo in restauro la Chiesa di San Giovanni, la conferenza si é tenuta nella CHIESA DI SAN SIMONE a Prata di Sopra
POTESTAS ET CONSULES – Statuti ed istituzioni pubbliche a Prata in età medioevale,
Relatrice dott.ssa Giovanna Frattolin

Domenica 24 giugno 2007 (San Giovanni)
ore 20.00 santa messa all’aperto
ore 21.00 banchetto medioevale
con la partecipazione del Gruppo di cornamuse“clamor et gaudium”



 

Il gruppo “Clamor et Gaudium” nasce nel 1996 con l’intento di promuovere la musica antica, dedicandosi infatti allo studio e alla riproposta al pubblico di un repertorio che va dai brani medioevali alle danze rinascimentali. L’artista girovago, il menestrello, è la figura del medioevo che ha ispirato il carattere del gruppo, che cerca così di ricreare momenti di festa sia in piazza e in strada fra la gente sia alle cene medioevali e ai concerti. Nel rispetto della filologia, cerca di interpretare le musiche scelte evitando fredde operazioni accademiche, lontane non solo nel tempo, ma anche dal pubblico.

Le musiche proposte sono ricavate da fonti antiche: dai Carmina Burana (dal Codex Burnus, XIII sec.) qualche brano sia sacro che profano, qualche composizione di Walter von der Vogelweide, Minnesanger austriaco del XII sec.. Gli strumenti musicali utilizzati sono cornamuse (gaita galiziana), pive, flauti dolci, ghironda e percussioni di vario tipo (tamburo a bandoliera, tamburello siciliano, tammorra, cembali, darbouka); grazie alla collaborazione con altri musicisti ci presentiamo anche con musette francese, bombarda, pipe and tabor, zarb e viella. Per le esibizioni il gruppo indossa costumi antichi, adatti al tipo di spettacolo rappresentato.

E’ intervenuto nella maggior parte delle manifestazioni storiche della nostra regione: festa della zucca di Venzone, Tempus Est Jocundum di Gemona, la rievocazione di Cormons, quella di Palmanova, quella di Cordovado, al castello di Caneva di Sacile e altre ancora; ha partecipato a rievocazioni in Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Basilicata, Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Liguria, Trentino Alto Adige…. Fuori dall’Italia si è esibito a Parenzo, in Istria, in occasione di una rappresentazione teatrale curata dall’Accademia “Nuova esperienza teatrale” di Palmanova, in Lussemburgo in occasione della celebrazione della fondazione del Gran Ducato, alla festa medievale di Friesach (Austria), Horsens (Danimarca) 2002-2003-2004, Ljubljana (Slovenia) 2002-2003, alla Spada nella Rocca a Bellinzona (Svizzera) 2004.

Gli spettacoli che propone riguardano la musica per strada, concerti sia all’aperto che in ambienti chiusi, interventi a banchetti, e in occasione di inaugurazioni.


in collaborazione con:
Parrocchia di Santa Lucia di Prata

con la sponsorizzazione di:

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ITINERARI ORGANISTICI, EDIZIONE 2005 – GHIRANO DI PRATA

Giovedì 6 ottobre 2005 – ore 20,45
Ghirano di Prata – Chiesa Parrocchiale


Liuwe Tamminga: Organo

Michele Giustiniani
XVII sec. Sonata (Arresti, Sonate da Organo, Bologna ca. 1697)

Bartolomeo Monari
ca. 1663-1697 Elevazione

Anonimo
Batalla de 6° tono

Giovanni Battista
Pergolesi 1710-1736 Sonata in Fa

Domenico Gallo
Sonata I per 2 violini e b.c., Andante
Sonata II per 2 violini e b.c., Allegro, Andante, Presto appropriato all’organo

G. B. Pergolesi
Pastorale

Unico Willem van Wassenaer
1692-1766 Concerto Armonico n° 2 Allegro [“Tarantella”]
(Concerti Armonici, L’Aia1740)

Carlo Ignazio Monza
1686-1739 Air, trio, Gavotte e doubles (Pièces Modernes)

Gioachino Rossini
1792-1868 dall’opera Mosé : Preghiera “dal tuo stellato soglio”
La Carità (1844), ridotto per organo da A. Bertocchi (1883)

Francesco Almasio
1806-1871 Sinfonia Forza del Destino di Giuseppe Verdi (1862)

Remigio Zanoli
Ave Maria (da Otello di Giuseppe Verdi, 1887)

Carlo Fumagalli
1822-1907 Marcia nell’opera Aida di Giuseppe Verdi (1871)


Liuwe Tamminga – organo

LIUWE TAMMINGA
Nato in Frisia (Olanda), ha studiato organo e composizione ai Conservatori di Musica di Groninga e Parigi, dove ha studiato con Wim van Beek, Jean Langlais e André Isoir, ottenendo il Premier Prix e il Prix d’Excellence. Nel 1980 ha vinto il concorso d’improvvisazione d’Olanda.

Vive a Bologna dove si è specializzato sulla letteratura italiana per organo con Luigi Ferdinando Tagliavini. In seguito al restauro degli storici organi di San Petronio è stato nominato organista della Basilica. In questa sede ha registrato, anche assieme al M. Tagliavini, diversi compact dischi dedicati ad autori fiamminghi ed italiani che hanno ottenuto premi internazionali.

Liuwe Tamminga suona con l’Orchestra del Settecento, diretta da Frans Brüggen, Il Royal Concertgebouw Orchestra ed il Concerto Palatino; con tali formazioni ha registrato numerosi dischi per le case discografiche Philips, Harmonia Mundi e Naxos. dal 1996 incide per l’etichetta Accent.

Ha pubblicato musiche per due organi per la casa Doblinger di Vienna, Musica Nova, opere di Giovanni de Macque e Palestrina per l’ editore Andromeda, e ricercari di Jacques Buus per l’editore Forni.


Organo-Ghirano

Organo Giovan Battista De Lorenzi del 1873 op. 165
Collocazione: in cantoria, sopra la porta maggiore.

Cassa: armonica, di stile neoclassico, addossata alla parete.

Prospetto: di 25 canne con labbro superiore a mitria sormontato da puntino a sbalzo, disposte a cuspide con ali laterali, bocche allineate.

Canna maggiore: Sol 1 del registro principale, con 5 punti a sbalzo formanti una croce.

Trasmissione: meccanica.

Manuale: di 52 note, ambito Do 1-Sol 5 con prima ottava corta, diatonici ricoperti in osso, cromatici in ebano.

Pedaliera: a leggio di 18 note in noce, ambito Do 1-La 2, con prima ottava corta, penultimo pedale per Terza mano, ultimo per Timballi.

Consolle: a finestra.

Registri: azionati da manette tornite ad incastro, poste in doppia colonna a destra del manuale.

Tromba 8’ bassi
Tromba dolce 8’ soprani
Corno inglese 16’ soprani
Flauto reale 8’ soprani
Viola 4’ bassi
Flauto in ottava bassi
Flauto in ottava soprani
Flauto XII soprani 2 2/3’
Flagioletto 2’ soprani
Voce umana 8’ soprani
Bombardone 16’ (dal La 1)
Divisione B/S Do# 3 -Re 3

Accessori:
Terza Mano
Ripieno a pedaletto
Polysir
Tenda quaresimale