CONCERTI IN VILLA 2005 – PALAZZO LOREDAN
Domenica 2 ottobre 2005 – ore 16.00
Meduna di Livenza – Palazzo Loredan
Johann Sebastian Bach
Variazioni Goldberg BWV988
Riscritte per Flauto, Viola e Arpa da Andrea Cipriani (2001)
– Aria
– 30 Variazioni
– Aria
Trio Leonardo
Andrea Dainese – flauto
Giancarlo Di Vacri – viola
Elisabetta Ghebbioni – arpa
Il Trio Leonardo, giovane formazione dalle raffinate sonorità e dalla grande sensibilità artistica, nasce con l’intento di perseguire un cammino di scoperta e di studio di un repertorio spesso sconosciuto e di raro ascolto, ma di preziosa qualità.
La ricchezza timbrica che nasce dall’accostamento di tre strumenti come flauto, arpa e viola in grado di evocare una piccola orchestra, ha ispirato grandi compositori alla creazione di una letteratura non vasta, ma si sicuro interesse, a partire dalla Sonata di Claude Debussy, In repertorio anche brani di autori contemporanei come Honneger, Jolivet, Milhaud, Piston, Takemitsu, Gubaidulina e brani nati dalla collaborazione del Trio con compositori italiano delle ultime generazioni. Di contro, grande attenzione viene rivolta anche alla musica del passato, comunque pensata originariamente per altri organici, come le celebri “Variazioni Goldberg” di J.S. Bach, eseguite nella riscrittura di Andrea Cipriani. Nella realizzazione di questo progetto l’idea non è stata quella della semplice trascrizione, ma piuttosto quella di dare alle “Goldberg” una delle tante realizzazioni possibili nel rispetto delle intenzioni di Bach, astraendone il pensiero musicale da riferimenti e suggestioni timbriche.
E’ questo anche il caso di musiche del Settecento italiano nel repertorio del Trio, come la Sonata I^ dal “Pastor fido” di A. Vivaldi, la Sonata in si bemolle di F. Barsanti e la Sonata in fa op. 2 n. 1 di B. Marcello.
Andrea Dainese, Giancarlo di Vacri ed Elisabetta Ghebbioni provengono da esperienze musicali assai varie e hanno suonato nelle principali sale da concerto italiane: Torino, Roma, Milano (Sala del Conseratorio “G. Verdi”). Genova, Firenze, Venezia, Bologna. Hanno tenuto concerti nei principali paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Scandinavia), negli Stati Uniti e in Giappone.
Nel Trio Leonardo hanno trovato la possibilità di mettere a frutto quanto di più stimolante si era prodotto nelle rispettive carriere, riuscendo a fare confluire tutto ad un punto di intesa e di affiatamento realmente non comuni per questo tipo di formazione.
Andrea Dainese – Diploma al Conservatorio di Padova: Diploma Concertistico e Diploma d Solista al Conservatorio Superiore di Winterthur con C. Klemm. Collaborazioni e incisioni con “I Solisti Veneti”, solista della formazione “Interpreti Veneziani”.
Giancarlo Di Vacri – Diploma di viola con P: Farulli, perfezionamento con B. Giuranna. Ha fatto parte del “Quartetto Foné”, collaborazioni con i l “Quartetto Borodin”, Franco Rossi, Giuliano Carmignola. E’ docente di Viola al Conservatorio “ A. Steffani” di Castelfranco Veneto.
Elisabetta Ghebboni – Diploma al Conservatorio di Piacenza, perfezionamento con G. Albisetti (Milano) e J. Borot (Parigi). Collaborazioni con le orchestre del Teatro “La Fenice” di Venezia e della RAI di Milano. E’ docente di Arpa al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto.
PALAZZO MICHIEL – LOREDAN
L’imponente e severo edificio che occupa il lotto centrale del fitto abitato storico di Meduna di Livenza fu costruito verso la fine del XVI secolo dai patrizi veneti Michiel, che il 22 maggio 1455 erano stati investiti del feudo di Meduna, modificando il loro nome in Michiel della Meduna. A testimoniare l’appartenenza alla nobile famiglia Michiel rimangono due stemmi, di cui uno era appunto sulla facciata del palazzo, mentre un altro è scolpito sulla fontana ottagonale che arricchisce la corte. L’edificio, inoltre, avrebbe inglobato le strutture dell’antico castello medievale sorto per iniziativa dei Patriarchi di Aquileia, i cui resti erano visibili nel lato sud-orientale dell’attuale edificio. Più volte rimaneggiato nei secoli successivi, probabilmente in occasione dei numerosi passaggi di proprietà, decadde fino a diventare essicatoio di bozzoli. Acquistato dall’amministrazione comunale e restaurato, oggi è sede municipale.
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