CONCERTI IN VILLA 2005 – PALAZZO LOREDAN

Domenica 2 ottobre 2005 – ore 16.00
Meduna di Livenza – Palazzo Loredan

Johann Sebastian Bach
Variazioni Goldberg BWV988
Riscritte per Flauto, Viola e Arpa da Andrea Cipriani (2001)

– Aria
– 30 Variazioni
– Aria

Trio Leonardo
Andrea Dainese – flauto
Giancarlo Di Vacri – viola
Elisabetta Ghebbioni – arpa


trio_leonardoIl Trio Leonardo, giovane formazione dalle raffinate sonorità e dalla grande sensibilità artistica, nasce con l’intento di perseguire un cammino di scoperta e di studio di un repertorio spesso sconosciuto e di raro ascolto, ma di preziosa qualità.

La ricchezza timbrica che nasce dall’accostamento di tre strumenti come flauto, arpa e viola in grado di evocare una piccola orchestra, ha ispirato grandi compositori alla creazione di una letteratura non vasta, ma si sicuro interesse, a partire dalla Sonata di Claude Debussy, In repertorio anche brani di autori contemporanei come Honneger, Jolivet, Milhaud, Piston, Takemitsu, Gubaidulina e brani nati dalla collaborazione del Trio con compositori italiano delle ultime generazioni. Di contro, grande attenzione viene rivolta anche alla musica del passato, comunque pensata originariamente per altri organici, come le celebri “Variazioni Goldberg” di J.S. Bach, eseguite nella riscrittura di Andrea Cipriani. Nella realizzazione di questo progetto l’idea non è stata quella della semplice trascrizione, ma piuttosto quella di dare alle “Goldberg” una delle tante realizzazioni possibili nel rispetto delle intenzioni di Bach, astraendone il pensiero musicale da riferimenti e suggestioni timbriche.

E’ questo anche il caso di musiche del Settecento italiano nel repertorio del Trio, come la Sonata I^ dal “Pastor fido” di A. Vivaldi, la Sonata in si bemolle di F. Barsanti e la Sonata in fa op. 2 n. 1 di B. Marcello.

Andrea Dainese, Giancarlo di Vacri ed Elisabetta Ghebbioni provengono da esperienze musicali assai varie e hanno suonato nelle principali sale da concerto italiane: Torino, Roma, Milano (Sala del Conseratorio “G. Verdi”). Genova, Firenze, Venezia, Bologna. Hanno tenuto concerti nei principali paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Scandinavia), negli Stati Uniti e in Giappone.

Nel Trio Leonardo hanno trovato la possibilità di mettere a frutto quanto di più stimolante si era prodotto nelle rispettive carriere, riuscendo a fare confluire tutto ad un punto di intesa e di affiatamento realmente non comuni per questo tipo di formazione.

Di_Vacri

Andrea Dainese – Diploma al Conservatorio di Padova: Diploma Concertistico e Diploma d Solista al Conservatorio Superiore di Winterthur con C. Klemm. Collaborazioni e incisioni con “I Solisti Veneti”, solista della formazione “Interpreti Veneziani”.

Giancarlo Di Vacri – Diploma di viola con P: Farulli, perfezionamento con B. Giuranna. Ha fatto parte del “Quartetto Foné”, collaborazioni con i l “Quartetto Borodin”, Franco Rossi, Giuliano Carmignola. E’ docente di Viola al Conservatorio “ A. Steffani” di Castelfranco Veneto.

Elisabetta Ghebboni – Diploma al Conservatorio di Piacenza, perfezionamento con G. Albisetti (Milano) e J. Borot (Parigi). Collaborazioni con le orchestre del Teatro “La Fenice” di Venezia e della RAI di Milano. E’ docente di Arpa al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto.


PALAZZO MICHIEL – LOREDAN

L’imponente e severo edificio che occupa il lotto centrale del fitto abitato storico di Meduna di Livenza fu costruito verso la fine del XVI secolo dai patrizi veneti Michiel, che il 22 maggio 1455 erano stati investiti del feudo di Meduna, modificando il loro nome in Michiel della Meduna. A testimoniare l’appartenenza alla nobile famiglia Michiel rimangono due stemmi, di cui uno era appunto sulla facciata del palazzo, mentre un altro è scolpito sulla fontana ottagonale che arricchisce la corte. L’edificio, inoltre, avrebbe inglobato le strutture dell’antico castello medievale sorto per iniziativa dei Patriarchi di Aquileia, i cui resti erano visibili nel lato sud-orientale dell’attuale edificio. Più volte rimaneggiato nei secoli successivi, probabilmente in occasione dei numerosi passaggi di proprietà, decadde fino a diventare essicatoio di bozzoli. Acquistato dall’amministrazione comunale e restaurato, oggi è sede municipale.

ITINERARI ORGANISTICI, EDIZIONE 2005 – S. LUCIA DI BUDOIA

Sabato 1 ottobre 2005 – ore 20,45
Santa Lucia di Budoia – Chiesa Parrocchiale dei S. Giuseppe e Lucia

Organisti:
Stephan Kofler e Lorenzo Marzona

Corale “Il Gialuth” di Roveredo in Piano – Lorenzo Benedet direttore
Polifonica Friulana J. TomadiniMassimo Gattullo direttore


STEPHAN KOFLER 

Louis Nicolas Clérambault (1676 – 1749) dalla Suite du Premier Ton :
– Grand Plein jeu
– Duo
– Récits de Cromorne et de Cornet séparé

Francois Couperin (1668 – 1733) dal Gloria della Messe à l’usage des Couvents :
– Et in terra pax – Plein jeu
– Domine Deus, Agnus Dei Chromhorne en taille
– Qui tollis peccata mundi
– Dialogue sur la Voix Humaine
– Quoniam Tu solus Sanctus
– Dialogue sur les Tierces et la basse sur la Trompette
– Offertoire sur les Grands jeux

Vincent Lubeck (1654 – 1740) – Preludium in fa

Georg Boehm (1661 – 1733) – Vater unser im Himmelreich (corale ornato)


LORENZO MARZONA

Georg Boehm – Vater unser im Himmelreich (fuga)
– Christe, der du bist Tag und Licht

Johann Gottfried Walter (1684 – 1748)
– Nun komm der Heiden Heiland

Lambert Chaumont (1635 – 1712) da Pièces d’orgue sur les huit Tons – Deuxième Ton :
– Chaconne grave

Anonimo di Limoges (fine sec. XVII) dall’Ave Maris Stella :
– Prélude chromatique
– Tierce en taille

Louis Marchand (1669 – 1732) dal Te Deum :
– Plein jeu
– Basse de Cromhorne
– Duo
– Récit
– Grand jeu


STEPHAN KOFLER
nato nel 1960 a Merano, ha studiato al Conservatorio di Innsbruck “Organo” e “Composizione Organistica”, diplomandosi eccellentemente con Prof. Reinhard Jaud, ed all’Università Ca Foscari a Venezia “Storia della Musica”.

Ha seguito dal 1985 – 1992 regolarmente i seminari con Ton Koopman (Amsterdam) sulla prassi della musica barocca.

Inoltre ha seguito corsi di perfezionamento in Austria, Germania, Olanda e Francia con M. Chapuis, 1985 e 2005 Musica francese (17. e 18. Sec. ) X. Darasse 1985 Musica romantica francese S.Vartolo 1985 Frescobaldi e A.Scarlatti A.Mitterhofer 1990 J.S.Bach, L. F. Tagliavini, Seminari su Frescobaldi 1992 H. Vogel, Buxtehude e la scuola del nord 1991, J. C. Zehnder, J.S. Bach 1994, Daniel Roth 1995 C.Franck B. Matter 1995 Improvisazione

Ha suonato per prestigiosi Festivals in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Olanda, Inghilterra; 5 Tournee in Messico (Mexico City, Puebla, Guanajato,Merita, Acapulco, Toluca,Celaya, Festival Cervantino) ed Argentina (B. Aires, Rosario, Cordoba). Ha tenuto seminari e corsi in Italia, Messico ed Argentina sulla musica organistica della Germania del Sud (Muffat,Pachelbel,Kerll) e su Max Reger.

Ha fondato il “Festival Internazionale d’Organo di Merano (1985), i CONCERTI della CHIESA EVANGELICA di Merano ( 1986) ed il Festival “MAX REGER” (1994).

Ha partecipato come protagonista al film “Ossessione musica” sulla vita di Max Reger (2002),che è stato realizzato in collaborazione con il MAX REGER INSTITUT di Karlsruhe e trasmesso da diverse emittenti europee (RAI, SRG, 3 Sat) ed anche a diversi Reger Festival ( Merano 2002, Meiningen 2003,Dortmund 2004)

Ha inciso per diverse emittenti radiofoniche e televisive nazionali ed internazionali (RAI, ORF, SRG, TELE AZTECA) ed ha inciso inoltre diversi cd con musiche organistiche ed cameristiche.


LORENZO MARZONA,
iniziati gli studi musicali con il m. Mario Soler, ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla musica antica privilegiando, rispetto ai consueti percorsi accademici, il rapporto personale e diretto con alcuni tra i più noti specialisti europei (in particolare A. Marcon e L. Ghielmi) ed approfondendo in special modo i problemi riguardanti le antiche prassi interpretative.

Ha seguito vari corsi di perfezionamento sia per il repertorio tastieristico (J.C. Zendher, H. Vogel, L.F. Tagliavini, R. Jaud, G. Auzinger), sia per la direzione corale (E. Schwarb, A. Vanzin, A. Martinolli).

Svolge attività concertistica come solista e continuista in gruppi vocali e strumentali collaborando in particolare con l’ensemble di musica rinascimentale “Alessandro Orologio” di Spilimbergo e con il gruppo “Armonico Cimento” di Ferrara ed è stato ripetutamente invitato ad esibirsi in alcune fra le più importanti città italiane (Torino, Milano, Gorizia, Trento, Roma, Ferrara, Udine, Pesaro, Pordenone, Treviso, Trieste, Merano) ed in Austria.

E’ tra i fondatori dell’ensemble “Collegium Musicum Naonis” di Pordenone.

Promuove e collabora all’organizzazione di numerose attività organistiche.

Svolge servizio di organista presso le parrocchie di Spilimbergo (organi Zanin 1981 e 1986) e Dignano (organo Merlini 1786) ed è Presidente dell’Associazione per la Musica Sacra “Vincenzo Colombo” di Pordenone.

Ha registrato per la casa discografica “Rainbow” un CD sugli organi d’arte del Veneto orientale e dal vivo nel Vespro per la Beata Vergine di Claudio Monteverdi.

Quale Ispettore onorario del Ministero con incarico di tutela degli organi artistici del Friuli Venezia – Giulia ha seguito e sta seguendo il restauro di numerosi strumenti della Regione fra i quali si rammentano quelli di Aviano, Pordenone (B. Odorico, Duomo, S. Giorgio e SS. Ilario e Taziano), Porcia, Casarsa della Delizia, S. Giorgio della Richinvelda, Montereale Valcellina, Budoia, Visinale, Vigonovo, Gorizia (S. Ignazio, S. Andrea, Duomo, S. Rocco), S. Lorenzo Isontino, Mossa, Farra d’Isonzo, Trieste (S. Giacomo), Prosecco, Tarcento (Santuario).

E’ stato chiamato come consulente nella progettazione di organi nuovi fra i quali quelli di Fossalta di Portogruaro, Rauscedo, Valvasone, Gradisca di Spilimbergo, S. Leonardo Valcellina, Sacile (S. Michele), Roveredo in Piano, Pordenone (Seminario), Arzene, Borgo Carige, Ferrara (S. Giorgio) .

Ha pubblicato articoli di carattere organario sulla rivista “Arte organaria e organistica” (Ed. Carrara), sul bollettino “Cantate Domino” dell’Associazione “Vincenzo Colombo”, sulla rivista “Barbacian” della Pro Loco di Spilimbergo e sulla rivista on-line dell’Associazione Italiana Organisti di Chiesa.

Ha tenuto corsi di aggiornamento di carattere organistico ed organario per la Fondazione “S. Cecila” di Portogruaro, per la Fed. Naz. “Pueri Cantores” e per l’Associazione per la Musica Sacra “Vincenzo Colombo” di Pordenone.

E’ stato chiamato nel 2004 quale relatore a tenere un intervento sull’evoluzione dell’organaria viennese nel Convegno “La scuola viennese da Mozart ad oggi” organizzato dal Conservatorio di Adria.


Il GRUPPO CORALE “GIALUTH” nasce nel 1986 da un gruppo di persone appassionate di canto popolare. Successivamente il repertorio si amplia e diversifica arrivando a quello attuale che comprende polifonia sacra e profana (antica e moderna), canto di tradizione popolare e musica leggera (brani di cantautori, colonne sonore di film, ecc.)

Nel 1992 il coro inizia in maniera consistente la propria attività concertistica uscendo dall’ambito prettamente locale; le trasferte in Ungheria e Svizzera portano risultati lusinghieri.

In questi quasi vent’anni di attività ha cantato, oltre che in Italia, in Spagna, Germania, Francia e Slovenia e Polonia.

Nel 2000 il coro ottiene il 2° Premio (primo non assegnato) al Concorso Nazionale di Musica Sacra “Città di Porto Empedocle”.

Il Gruppo è diretto fin dalla sua fondazione dal Maestro Lorenzo Benedet.


La “POLIFONICA FRIULANA JACOPO TOMADINI” è stata fondata nel 1968 ad opera di padre Vittoriano Maritan (O.F.M.), quale sostegno musicale alla liturgia presso il Santuario di “Madonna di Rosa” a San Vito al Tagliamento. Dopo il superamento della soglia dei 30 anni dalla sua fondazione, prosegue incessantemente nel lavoro di divulgazione del patrimonio corale. Nel corso di quasi 40 anni ha tenuto concerti in tutta Europa, compiendo tourneè in Francia, Grecia, Germania, Gran Bretagna, Spagna.

Oltre a repertori prettamente corali a cappella, si ricordano esecuzioni della “Missa Ducalis” di J. Tomadini, eseguita in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Sacile (1983), dei brani corali tratti dall’oratorio “Il Messiah” di G. F. Haendel, della “Kronungsmesse” (in collaborazione con il coro di Stadtlohn e l’orchestra barocca di Groningen), dei Te Deum di Mozart e di Arvo Part. Il coro è attualmente diretto da Massimo Gattullo.


OrganoSantaBudoia

ORGANO ANDREA ZENI (2000)

GRAND’ORGUE
Montre 8
Prestant 4
Doublette 2
Fournoiture 3-2f
Flute 8
Flute 4
Cornet V (dal fa2)

POSITIF DE DOS
Bourdon 8
Prestant 4
Nasard 2 2/3
Doublette 2
Tierce 1 3/5
Cromorne 8
Trompette 8

PEDAL
Soubasse 16
Flute 8
Trompette8

Tastiere di 58 tasti, ped. Di 30 diritta e parallela G.O.
Unione tastiere a cassetto, tirasse G.O
Tremblant doux, temperamento inequabile.

CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA GIUSTINIAN

Venerdì 30 Settembnre 2005 ore 20.30
Portobuffolè – Villa Giustinian

Johannes Brahms
Lieder op. 91 per contralto, viola e pianoforte

Gestillte Sehnsucht
Geistliches Wiegenlied

Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34

Allegro non troppo
Andante un poco adagio
Scherzo. Allegro
Finale. Poco sostenuto – Allegro non troppo

Alessandro Tenaglia – pianoforte
Martina Casetta, Chiara Craglietto – violini
Giovanni Petrella – viola
Annalisa Petrella – violoncello
Roberta Guidi – contralto


villa_giustinian

Palazzo Giustinian e Oratorio di Santa Teresa

Proprietà della nobile famiglia veneta Cellini, poi dei Giustinian. Il palazzo è del 1695, eseguito su disegno del “… perito Francesco Cuman…”.
Appartamenti ampi e pieni di luce, stucchi, un tempo erroneamente attribuiti alla Scuola del Vittoria. Un’accurata ricerca ha messo in evidenza la data e la firma dell’autore: “Opus G. Papa 1709-1727 novembre Finis”.
Villa e adiacenze con un opportuna opera di restauro sono attualmente Albergo-Ristorante, sede d’incontri e di congressi. Le barchesse ed un ampio parco, rallegrato da numerose statue, circondano il palazzo. In fondo al viale, un’antica porta sul Livenza, dove venivano attraccate le barche provenienti e in partenza per Venezia.

Il tempietto, dedicato a Santa Teresa, venne edificato dalla famiglia Cellini. Sulla facciata tre statue: la Fede, la Speranza e la Carità. Due eleganti campaniletti ad arco in pietra lavorata e cupolette in metallo, terminanti in doppia croce dorata.

All’interno stucchi della scuola del Vittoria ed affreschi di Sebastiano Santi. Nel soffitto il trionfo di Santa Teresa con le virtù teologali. Sopra l’altare l’Immacolata, San Giovanni Battista e Sant’Antonio abate, in marmo bianco di Carrara.

Al centro, tomba della famiglia Giustinian, lavoro d’intarsio.

ITINERARI ORGANISTICI, EDIZIONE 2005 – MARON DI BRUGNERA

Giovedì 29 settembre 2005 – ore 20,45
Maron di Brugnera – Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo

LA MUSICA ORGANISTICA DELLA GERMANIA DEL NORD PRIMA DI BACH

Organisti:
Walter Spadotto (1) e Mario Scaramucci (2)


H. SCHEIDEMANN (1596-1663)

(1) Praeludium in d
Canzon in F
Jesu, wollst uns weisen

M. WECKMANN (1621-1674) (2)
Praeludium a 5 vocum
Canzon in d

A van NOORDT (?- 1675) (2)
Psalm24

J.A. REINCKEN (1623-1722) (2)
Praeludium in Sol
Fuga in sol

J.C. BACH (1642-1703) (1)
Aria Eberliniana pro dormente Camillo thema con 15 variazioni

D. BUXTEHUDE (1637-1707)
Eine feste Burg ist unser Gott BuxWV 184 (2)
Ciacona in e BuxWV 160 (1)
Wie shoen leuchet die Morgenstern BuxWV 175 (2)
Fuga in c BuxWV 174 (1)
Praeludium in c BuxWV 137 (1)


 

MARIO SCARAMUCCI
Diplomato in Organo, Composizione organistica, Musica corale, Direzione di coro e Clavicembalo al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, esplica dall’età di 12 anni un’attività concertistica di carattere poliedrico con particolare interesse verso la musica rinascimentale, barocca e settecentesca, accompagnata da una ricerca stilistica e musicologica attenta anche alle interazioni tra linguaggio polifonico, cantabilità e peculiarità degli antichi strumenti a tastiera. In tal senso si inseriscono le esperienze nella conduzione di gruppi di musica antica, la ricerca e la trascrizione delle fonti musicali e la loro riproduzione con strumenti filologicamente attendibili.

Parallelamente a ciò ha effettuato anche attività didattica, insegnando Teoria e solfeggio, armonia e storia della musica presso le scuole di musica “P. Edo” di Pordenone ed “Euterpe” di Casarsa (PN), nonché di accompagnatore.

Autore di musiche corali e strumentali, ha inoltre elaborato ed armonizzato molta musica per il coro.

Dirige i cori “Città di Pordenone” (con il quale ha realizzato un progetto sull’ esecuzione dei mottetti di Bach in collaborazione con il coro “Kirche am Markt” di Amburgo), “Primo Vere” di Porcia e i “Piccoli cantori Vittorino da Feltre” di Sacile. Membro dell’Associazione “Vincenzo Colombo” di Pordenone, è organista accompagnatore del “Chancel Choir” della base USAF di Aviano. E’ docente di Teoria e solfeggio al conservatorio “G. Tartini” di Trieste.


WALTER SPADOTTO
Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “B: Marcello” di Venezia, conseguendo nel 1983 il diploma in Organo e Composizione organistica sotto la guida del maestro Severino Tonon. Successivamente ha studiato composizione con il maestro C. Battel, organo con il maestro Finotti e clavicembalo con il maestro I. Gregoletto.

Nel 1990, presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, ha conseguito il Diploma in Clavicembalo, sotto la guida del maestro A. Marcon.

Ha seguito i corsi di perfezionamento presso l’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia, sotto la guida del maestro Harald Vogel.

Si è dedicato allo studio del repertorio clavicembalistico con il maestro E. Smith.

Ha seguito i corsi di perfezionamento promossi dall’Associazione per la musica sacra “Vicenzo Colombo” di Pordenone sotto la guida dei maestri Jaud, Ghielmi, Tagliavini. Frequenta il corso di composizione presso l’ Istituto Benvenuti di Conegliano Veneto tenuto dal Maestro Daniele Zanettovich. E’ membro dell’Associazione “Vincenzo Colombo” di Pordenone. Ha inciso per la Rivoalto un cd dedicato alla musica di D. Buxteude.


Organo-Maron

Organo a due tastiere di Francesco Zanin (1996)
Trasmissione meccanica sospesa, temperamento Tatini/Vallotti. Due manuali di 56 note (do1-sol5) e pedaliera diritta di 30 note (do1-fa3).

I Manuale
Principale 8, Ottava 4, Quintadecima 2, Decimanona 1 1/3, Vigesimaseconda 1, Mistura 2 file, Flauto a camino 8, Flauto tappato 4, Sesquialtera 2 file.

II Manuale
Principale in eco 8, Voce Umana 8, Bordone 8, lauto a camino 4, Flautop in XII 2 e 2/3, Quintadecima 2, Cembalo 2 file, Oboe (tremolo)

Pedale
Subbasso 16, Basso 8, Trombone 8.

Accessori
Unione I-Ped., unione II-Ped, unione II-I, cassa espressiva per II manuale.

CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA ZILLI

Domenica 25 settembre 2005 – ore 16.00
Fontanafredda – Villa Zille

Dall’aria con variazioni della musica barocca alle variazioni sull’aria della musica contemporanea

G. Caccini – Dolcissimo sospiro
J. Dowland – Come again, Sweet Love
G.F. Händel – All’usignolo
G.P. Martini – Plaisir d’amour
G. Paisiello – Nel cor più non mi sento

Monica Falconio – Soprano
Valter Spadotto – Clavicembalo

G. Gershwin – Summertime
C. Corea – La fiesta
J. Prévert/J. Kosma – Les feuilles mortes
K. Weill – Die Moritat von Mackie Messer
F. De Andrè – La canzone di Marinella

Enrica Bacchia – Vocalist
Massimo Zemolin – Chitarra


VILLA ZILLI
Villa Zilli, costruzione tardosettecentesca di impianto classico (corpo centrale ed estensioni laterali in forma di porticato), ha storia a Fontanafredda solo per il fatto di esserci, mancando totalmente, allo stato, notizie sulla sua origine. Si sa unicamente che era, all’inizio, dimora della famiglia Pierozan, presente e attiva a Villadolt fin dal ‘500, ed un cui componente rogava in loco nel corso del diciottesimo secolo. Il nome di Zilli le fu attribuito nel corso del secolo successivo quando, nell’ultima delle manovre matrimoniali dei Pierozan un rampollo di quella famiglia impalmò l’ultima discendente femmina di questa.

Recentemente restaurata nel corpo padronale a carico della soprintendenza, sa prestare amabilmente (grazie al garbo signorile dei proprietari) il raccolto cortile a pregevoli attività culturali.

CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA SACCOMANNI

Domenica 25 Settembre – ore 11.15
Pasiano di Pordenone – Villa Saccomanni

Wolfgang Amadeus Mozart
Divertimento in Re magg. Kv 136

Ludwig Van Beethoven
Quartetto op. 18 n. 4

Antonin Dvorak
Quartetto op. 96 “Americano”

Valentino Dentesani Francesco Comisso – violini
Domenico Mason – viola
Andrea Musto – violoncello


Villa Saccomani
Costruita al centro del paese, su un terreno leggermente sopraelevato, dove in antico era un rudimentale castello, che perse nei secoli le primitive caratteristiche del fortilizio, assunse via via l’aspetto di una villa veneta. La costruzione, recentemente restaurata, presenta, nel suo corpo centrale, uguali e sobri prospetti frontali, appesantiti appena dai timpani ma anche ingentiliti dalle triplici aperture al piano nobile, Un tempo appartenente alla famiglia comitale dei Montereale-Màntica, il palazzo ospitò, nella prima metà del ‘700, un giovanissimo Giacomo Casanova, alle sue prime escursioni amorose. In seguito passò ai Saccomani, mugnai originari del Trevigiano, che gli diedero l’attuale fisionomia; infine, ne1958, fu acquistato dal Comune di Pasiano e adibito, opportunamente, a sede municipale.

ITINERARI ORGANISTICI, EDIZIONE 2005 – PASIANO DI PORDENONE

Domenica 25 settembre 2005 – ore 20,45
Pasiano di Pordenone – Chiesa Parrocchiale di San Paolo

Gill Philip: Canto
Jolando Scarpa: Organo

Itinerari Organistici edizione 2005

Duo dell’Ensemble Laura Conti di Bologna:
Organista: Jolando Scarpa
Canto: Gill Philip

Gerolamo Frescobaldi – Toccata Quinta sopra i Pedali per l’organo,e senza
Ivan Lukacic – Sicut cedrus
Claudio Monteverdi – Ego flos campi, Nigra sum sed formosa
Tarquinio Merula – Canzon a 4 detta La Monteverde
Giovanni Legrenzi – Angelorum ad convivia
Bernardo Storace – Ricercare del II Tono
Giovanni Paolo – Caprioli In lectulo per noctes
Alessandro Grandi – O quam tu pulchra es
Francesco Cavalli – O quam suavis
Bernardo Pasquini – Partite sopra l’Aria di Follia
Natale Monferrato – Alma Redemptoris Mater


 

GILL PHILIP
Linguista e traduttore di professione, Gill Philip è nata a Edimburgo nel 1974. Ha iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni, il violino a 7, e nell’ 89 ha cominciato lo studio del canto.

Durante gli studi universitari a Birmingham, Inghilterra, si è immersa nella musica barocca sotto la guida di John Whenham e Colin Timms, considerati alcuni dei principali studiosi della musica del ‘600.

Oltre agli studi teorici e storici, ha anche partecipato in numerosi gruppi vocali e di strumenti d’epoca, tra cui viola da gamba e violino barocco.

Dopo la laurea in Studi Italiani e Musicologia conseguita nel 1996, si è trasferita in Italia dove ha continuato ad approfondire lo studio della vocalità barocca. Tiene regolari concerti in duo con Jolando Scarpa, e con l’Ensemble Laura Conti di Bologna di cui è co-fondatrice.


JOLANDO SCARPA
Nato a Venezia nel 1952 comincia gli studi musicali sotto la guida del padre, perfezionandosi in organo e composizione organistica alla scuola di Sandro Dalla Libera.

Organista, clavicembalista e direttore musicale di complessi da camera vocali e strumentali alterna l’attività di solista a quella di ricercatore e revisore di partiture inedite antiche. Sue revisioni musicali hanno infatti permesso l’allestimento di melodrammi e oratori di Cavalli e Hasse nell’ambito di importanti Festivals europei (Beaune , Vienna, Maastricht, Utrecht e Ambronay) e la realizzazione di CD prodotti da Virgin Classic, Bongiovanni, Tactus e Arion.

Nel 1978 ha pubblicato il volume Arte e Musica all’Ospedaletto iniziando così una serie di studi e ricerche musicologiche sull’attività musicale dei quattro grandi Ospedali veneziani nel ‘600 e nel ‘700 riportando alla luce partiture sconosciute di Legrenzi, Porpora, Trajetta, Cimarosa, Anfossi, Haydn, Pampani, Sacchini, Jommelli e altri compositori italiani soprattutto quelli legati della scuola napoletana del ‘700. Parte di queste musiche sono state eseguite in pubblico a Venezia e in altre città italiane e parzialmente pubblicate dalla Rivista Musica Viva nel corso degli anni 1970/1980 assieme ad altri lavori inediti di Cavalli, Bertoni, Bellini e Marciani. Sue altre pubblicazioni sono: A. Gardane: Intabolatura Nova de Balli – 1545 – Il Pentagramma, Bologna 1979, Anonimi, Moretti e Paisiello: 13 Sonate per Organo inedite del Fondo dell’Ospedaletto dell’I.R.E. di Venezia – Ut Orpheus, Bologna 1999, Padre G. Battista Martini: Composizioni Liturgiche per Organo – Doblinger, Vienna 2001- 2004 (tre volumi costituenti l’opera omnia manoscritta per organo del celebre compositore bolognese), Anonimo italiano del sec. XVII: Toccate, Ricercari e Sonate per Organo o Clavicembalo – Doblinger, Vienna 2002, Anonimo francese del sec. XVIII: Manuscrit d’Orgue de Limoges – Musicreprints, Nizza 2003. Ha anche inciso un CD di musiche per organo, la maggior parte inedite, della scuola napoletana dal ‘500 al tardo ‘700. Ha collaborato con la RAI come programmista regista e autore di testi curando una serie di programmi radiofonici sugli organi storici italiani e ha realizzato uno sceneggiato sul Viaggio Musicale in Italia di Charles Burney (1770). Suoi récital organistici sono stati registrati dalla stessa RAI (tra essi spicca per importanza la realizzazione dell’opera omnia per organo di Franz Listz), da Espace 2 della Radio Suisse Romande e dalla Südeutsche Rundfunk di Stoccarda.

Ha partecipato a rassegne musicali e festivals d’organo europei, tenendo anche Master Class in Polonia, a Budapest e a Mosca ed è stato il primo organista italiano invitato ad esibirsi nella prestigiosa Cappella Accademica di S. Pietroburgo.

Vive e opera in Bologna dove è organista titolare della Chiesa Evangelica Metodista e direttore musicale dell’Ensemble Laura Conti formato da cantanti femminili specializzate nell’interpretazione della musica sacra concertata del ‘600/’700.


 

Organo di Beniamino Zanin (1905)

orgpas2005

GRAND’ORGANO
Principale 8
Ottava 4
Duodecima 2 2/3
Decimaquinta 2
Ripieno 4 f.
Bordone 8
Tromba 8

ESPRESSIVO
Principale 8
Decimaquinta 2
Flauto 4
Ripieno 2 f.
Viola 8
Voce Celeste 8

PEDALE
Contrabbasso 16
Subbasso 16
Ottava 8

Due tastiere di 58 tasti. Pedaliera di 30 pedali Trasmissione meccanica in cantoria (anche trasmissione elettrica con consolle in navata).

CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA ALTAN

Sabato 24 settembre 2005 ore 20.45
Campomolino di Gaiarine – Villa Altan

Gianni Fassetta – fisarmonica

Wladimir Solotarev – Marcia Militare
Gianni Fassetta – Dijeca
Ernest Lecuona – Malaguena
Felice Fugazza – Mosaico Espanol
Luciano Fancelli – Pupazzetti
Richard Galliano – Tango pour Cloude
Zef Confrey – Dita Vertiginose
Shon Minka – Variazioni da concerto su tema Ucraino
Astor Piazzolla – Adios Nonino
Vittorio Monti – Czardas
Nicolò Paganini – Il Carnevale di Venezia(variazioni da concerto)
Rimsky Korsakoff – Il volo del calabrone


gianni_fassetta

Gianni Fassetta
Ha compiuto gli studi musicali sotto la guida del M° Elio Boschello di Venezia, distinguendosi giovanissimo per spontaneità tecnica, facilità interpretativa e fervida musicalità.
Ha seguito i corsi di perfezionamento con i Maestri F. Lips e W. Zubintskj.

Divenuto ben presto un virtuoso della fisarmonica si è mosso da protagonista nelle tante manifestazioni di ogni genere e livello, di cui è ricco il suo straordinario curriculum.
Dei suoi 15 primi premi citiamo:

1° premio al concorso internazionale di Trieste (1976);
1° premio alla rassegna internazionale di Recanati (1976);
1° premio concorso internazionale di Alassio (1979);
1°premio concorso internazionale di Stresa (1981);
1° premio al Trofeo “L. Fancelli” di Foligno (1981);
1° premio Trofeo “Citta di Trieste” (1980);
1° premio concorso “Citta di Treviso” (1979);

Ha partecipato con l’orchestra “L. Fancelli” di Mirano a varie registrazioni RAI TV, trasmissioni e tournèe quale 1° Fisarmonicista e come solista, distinguendosi in particolare durante una tournèe in Canada, dove come solista dell’orchestra Miranese, ha ricevuto lusinghiere recensioni dalla critica più esigente.

Con la stessa orchestra ha preso parte al programma musicale della Rai (Voglia di Musica condotto da Luigi Fait) dedicato alla fisarmonica in conservatorio. (Tratto da: Rassegna Internazionale della Fisarmonica Classica/Mirano VE 1995).

Svolge come solista, un’intensa attività concertistica in Italia (Festival dei Due Mondi a Spoleto, Sala Nervi e Aula Magna Università La Sapienza a Roma, Giardini Reali a Torino) e all’estero (Austria, Germania, Svizzera, Slovenija, Svezia, Repubblica Ceca, Canada, Argentina). E’ molto attivo anche nel settore della musica da camera.

E’ componente dell’orchestra da camera “Mitteleuropa” di Udine diretta dal M° D. Zanettovich; collabora con il quintetto d’ottoni “Mikrokosmos” di Udine; con il M° G. Vello ha dato vita al duo fisarmonica-tromba “Karpos”; è il fisarmonicista del “PiazzollandoTrio” (fisarmonica-clarinetto-violoncello, vincitori del Concorso Internazionale AMADEUS 2000).

Si dedica anche a concerti per fisarmonica solista ed orchestra (Orchestra “Insieme Musicale Novecento” diretta dal M° M.Pagotto; Orchestra “Gianfrancesco Malipiero” fondatore e primo violino M° S. M. Vianello; Orchestra “Interpreti Veneziani”, Clarino Ensemble diretto dal M° L. Lucchetta, Orchestra “La Serenissima” diretta dal M° Mario Zanette)


Villa-Altan

Villa Altan

Recentemente restaurata, è attualmente sede della Biblioteca Comunale e di varie attività culturali organizzate o patrocinate dal Comune. Rilievi sulle murature permettono di ipotizzare un precedente edificio 500esco, che a sua volta inglobava un precedente edificio rurale, sul quale si è innestato l’attuale edificio, presumibilmente del ‘700. La villa si sviluppa su due piani più sottotetto. I due archi di ingresso al salone al piano terra ne tradiscono l’origine rurale; il piano nobile, con ampio salone centrale su cui si aprono le sale, è caratterizzato dall’elegante bifora di facciata. Tutto l’ultimo piano, l’ex granaio, è adibito oggi a sala conferenze, ed è caratterizzato da 2 grandi arconi strutturali, oltre che da una finestra con balcone laterale prospiciente la strada.

CONCERTI IN VILLA 2005 – VILLA MOROSINI – MEMMO

Domenica 18 settembre 2005, ore 11.15
Villa Morosini-Memmo -Prata di Pordenone

Mauro Martello – flauto traverso barocco
Donatella Busetto – clavicembalo18
Steno Boesso – fagotto barocco
Esecuzione su strumenti d’epoca

Giovanni Platti (1700-1763)
Sonata seconda in Sol maggiore
Grave – Allegro – Largo – Allegro molto

Pietro Locatelli (1695-1764)
Sonata seconda in re maggiore op. 2
Largo – Allegro – Andante – Presto

Pietro Locatelli
Sonata quarta in sol maggiore op. 2
Adagio – Allegro – Largo – Allegro

Pietro Domenico Paradies (1707-1791)
Sonata V in fa maggiore
Presto – Giga

Adolf Hasse (1699-1783)
Sonata in sol maggiore
Allegro – Adagio cantabile – Allegro

Leonardo Vinci (1690-1734)
Sonata in re maggiore
Adagio – Allegro – Largo – Presto – Pastorella


MAURO MARTELLO – flauto traverso barocco

Nato a Mestre nel 1958, ha frequentato il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida dei Maestri P. Rispoli e G. Novello. Nello stesso istituto si è diplomato in flauto traverso moderno nel 1981 ed ha seguito il corso di perfezionamento post-diploma per altri due anni.

A partire dal 1986 si è dedicato allo studio della musica barocca eseguita su strumenti d’epoca, con particolare attenzione alle composizioni nate nella prima metà del 1700.

Ha seguito corsi con alcuni tra i più grandi specialisti del flauto barocco (S. Balestracci, W. Van Hauwe, M. Zimmermann).

Il suo repertorio comprende sonate e concerti di Platti, Telemann, Hasse, Vivaldi, Marcello, Bach, Haendel, Vinci, Bon, Locatelli, Mozart, oltre a composizioni della scuola francese settecentesca.

E’ membro fondatore dei gruppi COLLEGIUM MUSICUM VENEZIA e ARS MUSICA VENEZIA e VENICE CONCERT ENSEMBLE.

Ha tenuto centinaia di concerti come solista e in formazioni da camera in Italia e all’estero (USA, Germania, Svizzera, Austria, Slovenia, Belgio, Francia).

Si è esibito come flautista in alcune trasmissioni televisive delle tre reti RAI ed ha partecipato come solista e camerista a varie registrazioni discografiche.


DONATELLA BUSETTO – Clavicembalo

Diplomata in pianoforte col massimo dei voti al Conservatorio “B. Marcello di Venezia, ha in seguito approfondito il repertorio pianistico con i Maestri G. Lovato e M. Campanella. Parallelamente, dopo aver studiato organo al Conservatorio J. Tomadini di Udine con M. Fontebasso, si é dedicata allo studio del repertorio barocco conseguendo il diploma in clavicembalo nella classe di M. V. Guidi presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Si dedica da anni all’esecuzione del repertorio clavicembalistico, sia come solista che come continuista in formazioni cameristiche, collaborando con strumentisti e cantanti e prestando una particolare cura filologica per gli strumenti impiegati. Ha seguito i Corsi di Musica Antica della Fondazione Cini di Venezia sotto la guida dei Maestri Edward Smith, Scott Ross, Bob Van Asperen.

E’ fondatore del gruppo vocale e strumentale Cenacolo Cembalistico Italiano, ora Cenacolo Musicale, ideatrice e fondatore dell’Associazione BAROCCO EUROPEO..e dal 1993, direttore artistico dei Corsi e Seminari Internazionali sulla Musica Barocca realizzati a Sacile in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune e con la presenza di docenti e strumentisti di fama internazionale quali E.Smith, Marcello Gatti, Enrico Gatti, Josè Vazquez, Claudine Ansermet.


STENO BOESSO – fagotto barocco

Dopo un’iniziale attività come flautista di dedica su consiglio di Claudio Scimone all’approfondimento dell’esecuzione musicale con il fagotto.

Musicista poliedrico si confronta con tutti i generi musicali, dalla musica popolare al jazz, alla musica vocale in qualità di baritono.

E’ stato fagottista co-solista titolare all’Opera di Lione e primo fagotto al teatro “La Fenice” di Venezia; attualmente è docente della cattedra di fagotto presso il Conservatorio di Trento.

Ha inciso per: PHILIPS, RIVOALTO, ERATO. Ha tenuto concerti in tutto il mondo.


PRESENTAZIONE

Il programma offre all’ascolto una serie di sonate che potremmo a ragione definire “veneziane”, benché nessuno dei loro autori sia in effetti nato a Venezia né vi abbia pubblicato queste composizioni, venute alla luce presso editori nord europei. In ogni caso, nella prima metà del XVIII° secolo, l’arte strumentale di Vivaldi, Albinoni e dei due Marcello era divenuta un fenomeno di rilevanza europea, esempio per compositori delle più diverse aree geografiche.

La sonata in sol maggiore, tratta dall’Opera terza del compositore padovano Giovanni Benedetto Platti, fu pubblicata intorno al 1743, quando il compositore si era trasferito in Germania al servizio del Principe Vescovo di Würzburg, in una corte particolarmente sensibile all’arte veneziana, come testimoniano i celebri affreschi del Tiepolo nella Residenza. In queste sonate domina lo stile “affettuoso” e cantabile, adatto alle sottili e multiformi possibilità espressive del flauto traverso barocco, nel quale Platti eccelle senza mai scivolare nell’esagerata galanteria, con melodie intense e di ampio respiro unite ad una forma solida ed essenziale. Nella stampa originale il compositore fornisce indicazioni esecutive assai accurate (spesso al di fuori degli schemi consueti), con la tendenza tipicamente italiana a legare ampie frasi non solo nei tempi cantabili, ma anche in quelli brillanti e rapidi. Si può ancora notare che il linguaggio di queste Sonate, pur mantenendosi all’interno dello stile “affettuoso”, mostra caratteristiche proprie molto ben definite, sottintendendo l’esistenza a Venezia (ma il discorso potrebbe essere esteso a tutta l’Italia settentrionale del XVIII secolo) di una vera e propria scuola di strumentisti a fiato i legno.

Pietro Antonio Locatelli nacque a Bergamo nel 1695, ma può essere considerato autore di scuola veneziana non solo perché in quell’epoca Bergamo era parte della Repubblica Serenissima (e tale rimarrà per oltre un altro secolo), ma anche perché, dopo gli anni di formazione a Roma, probabilmente sotto la guida di Giuseppe Valentini, tra il 1723 e il 1727. Locatelli ha effettivamente soggiornato e lavorato nella città lagunare venendo così a contatto con il fermento e lo stile musicale che si respirava all’interno delle numerose fondazioni musicali veneziane. Del resto molti sono gli elementi nelle opere del compositore che riportano (e in parte innovano) alla scuola veneta settecentesca. Le Sonate in re maggiore e in sol maggiore fanno parte dell’Opera seconda, raccolta di 12 sonate pubblicate in una prima edizione nel 1732, seguita, a testimonianza del successo europeo, da due ristampe “pirata” a Parigi e a Londra nel 1737.

In queste composizioni sono presenti tutti gli elementi dei quel virtuosismo espressivo e galante che tanto hanno dato allo sviluppo della musica strumentale europea aprendo nuovi orizzonti anche oltre il secolo XVIII°. Come ha scritto Albert Dunning, ‹‹il cambiamento stilistico che si produce negli anni Venti nella concezione compositiva del nostro Maestro consente di riconoscere l’immensa forza che lo rese capace di contribuire a creare un nuovo mondo musicale: l’Opera II e l’Opera III documentano, con il loro linguaggio galante, quanto di più progredito quel tempo vide››. Aggiungiamo solo che entrambe le raccolte, pubblicate ed Amsterdam sono state concepite e probabilmente più volte eseguite nella città lagunare.

Domenico Paradisi (o Paradies) nell’ultima parte della sua vita soggiornò a Venezia, dove si spense nel 1791 all’età di 84 anni. La Sonata in fa maggiore, pubblicata a Londra in una raccolta di 12 sonate che fu tra i maggiori successi editoriali dell’epoca, spicca sia per la varietà e l’eleganza dei disegni, sia per l’ingegnosa tecnica strumentale, costituendo un documento notevole della migliore arte clavicembalistica italiana del settecento. Coma ha scritto Giulia Giachin, ‹‹alla monodia accompagnata caratteristica dello stile galante egli non disdegna di affiancare dotte reminiscenze dell’antica polifonia, rivelando doti di abilità costruttiva capaci di eludere l’insidia della banalizzazione cui spesso soggiace la sonata della seconda metà del ‘700. L’eleganza, il buon gusto uniti alla piacevolezza e all’eclettismo stilistico decretarono il successo di queste sonate nell’Inghilterra di Giorgio II››

Adolph Johann Hasse nacque vicino ad Amburgo, ma è considerato veneziano di “adozione” visti i lunghi periodi di formazione passati a Venezia. Hasse è stato anche attivo in una di quelle fondamentali istituzioni musicali che erano gli Ospedali (in particolare, il compositore lavorò in quello degli Incurabili). La sonata in sol maggiore è in tre tempi (Allegro-Adagio cantabile-Allegro) e nelle linee tematiche, nel brio dei passaggi richiama alla forma del concerto solista. Autore di molta musica flautistica (si ipotizza che varie composizioni gli siano state commissionate da Federico II di Prussia, suo grande ammiratore e, come noto, accanito flautista), Hasse è sepolto nella città lagunare all’interno della chiesa di San Marcuola.

Leonardo Vinci è stato uno dei principali esponenti della scuola operistica napoletana settecentesca, condividendo con Hasse il ruolo di musicista prediletto dal Metastasio. Si è pensato di includere una sua composizione (inserita in una raccolta di vari autori edita a Londra nel 1746) in un programma interamente dedicato a opere che si ispirano direttamente alla scuola strumentale veneziana, per evidenziare le analogie stilistiche e formali che spesso accomunano i compositori di formazione veneta e partenopea. In particolare nei tempi lenti e nei passaggi virtuosistici la Sonata in re maggiore richiama le atmosfere tipiche dell’arte della Serenissima.


VILLA MEMMO

La nascita di questa dimora è legata alla famiglia veneziana dei Boarata, che edificarono la loro residenza a Prata nel ‘500. Un Boarata, parroco di S. Lucia, diede avvio alla costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale. Alla fine del ‘500 passò alla famiglia patrizia del Memmo che la tennero fino al 1765 cedendola poi ai Brunetta. Nel 1955 fu acquistata dal comune, che ne fece la sede municipale.

L’originario impianto cinquecentesco ebbe un rifacimento seicentesco, come testimonia l’odierno tipo architettonico raffinato e razionale nella sua pur bellezza, priva di eccessi decorativi, sia all’interno che all’esterno, contribuendo a conservare ancora la caratteristica atmosfera dell’aristocrazia veneziana tra Sei e Settecento.

Qualche attenzione meritano i lacerti di affreschi monocromi del salone principale, ricchi di raffigurazioni musicali.

CONCERTI IN VILLA 2005 – POLCENIGO

Domenica 11 settembre 2005
Polcenigo- Concerti itineranti per chiese e palazzi

Cantando per Polcenigo
Concerto itinerante per chiese e palazzi
ore 11.30
Chiesa di San Giacomo

Concerto dopo la messa
Musiche del rinascimento veneziano
(Gabrieli, Willaert, Cipriano de Rore)
ore 16.00
Chiesa di San Rocco

Mottetti, salmi e sonate al cembalo di Domenico Scarlatti
ore 17.00
Palazzo Scolari

Onomatopeia
Chanson francesi, ensalads spagnole, battaglie, mercati

DUMBLIS E PUEMAS
Fabrizia Cargnello, Paola Chiopris –  soprani
Liza Frizziero, Monica Gramaccia – contralti
Danilo Zeni, Claudio Zinutti – tenori
Pierluigi Manzoni, Sandro Bergamo – bassi
Donatella Busetto – clavicembalo
Sandro Bergamo- direttore

Il nome “Dumblis e Puemas”, in friulano antico “Ragazzi e Ragazze”, caratterizza ad un tempo ambiti geografici e cronologici nei quali il gruppo vocale svolge la propria ricerca ed attività musicale. Il repertorio è di epoca prevalentemente rinascimentale e barocca e all’esecuzione di opere dei più importanti maestri del periodo, il gruppo affianca la ricerca e la presentazione di materiali ricavati da fonti musicali inedite o poco note del Friuli storico.

L’organico varia a seconda dei programmi presentati e può prevedere l’uso di strumenti che, fedelmente all’impostazione filologica della ricerca, sono copie di strumenti d’epoca. Il gruppo vocale è sorto a Udine nel 1996 e in questi anni ha svolto un’intensa e apprezzata attività concertistica nella propria regione, culminata nella registrazione di un CD per la casa discografica Rivoalto dal titolo “Vespri di Natale de’ più eccellenti musici de la Patria del Friuli” e per due volte nella qualificazione nella fascia di eccellenza al concorso “Corovivo” (1999 e 2003).

Attualmente, i programmi concertistici del gruppo vocale Dumblis e Puemas sono vari e diversificati tra musica sacra e profana e proprio per questo settore è appena uscito il secondo CD realizzato dal gruppo sulla figura del liutista udinese Domenico Bianchini detto “Rossetto”, in cui sono messi a raffronto gli originali vocali e le intavolature per liuto derivate. Dirige l’insieme Sandro Bergamo, che contemporaneamente canta all’interno del gruppo.


palazzo_scolari

PALAZZO SCOLARI
Casa di particolare prestigio, tra le più antiche del centro. Ristrutturata nel XVI secolo, in seguito forse ai danni subiti, ha conservato nella sua struttura colonne e manufatti databili a secoli precedenti.. I primi proprietari che ci è dato conoscere sono i Mainardi, famiglia originaria dalla Carnia, giunta a Polcenigo nel ‘500 ed estintasi nell’800 per mancanza di eredi maschi. La proprietà, è passata, per linea femminile, ai Quaglia, agli Scolari, per giungere infine ai Salice.
L’ampliamento dell’edificio, con l’aggiunta della barchessa e la sistemazione del dosso della collina a giardino panoramico è dovuta all’ingegner Pietro Quaglia.