Venerdì 26 agosto 2005, ore 20.45
Mansuè’ – Villa Carretta
Ensemble Quadrivium
Claudio Monteverdi (1567 – 1643)
Sinfonie e Ritornelli dall’Orfeo (1607)
Toccata, Prologue, Cori di Ninfe e Pastori, Ritornelli, Sinfonia
Luigi Dallapiccola (1904 – 1975)
Piccola Musica Notturna (1961)
Nino Rota
Nonetto (1959-74)
Allegro, Andante, Allegro con spirito, Vivacissimo
Manuel de Falla (1876 – 1942)
Concerto per Pianoforte e 5 strumenti (1923 – 6)
I – Allegro, II – Lento, III – Vivace flessibile, scherzando
Bohuslav Martinu (1890 – 1959)
Nonetto (1959)
I – Poco Allegro, II – Andante, III – Allegretto
Ensemble Quadrivium
Alessandra Dario – Flauto
Michele Picello – Oboe, Corno inglese
Francesco Spendolini – Clarinetto,Chalumeau
Igor Delaiti – Fagotto
Dario Cavinato – Corno
Luca Bello,Stefano Bruni – Violino Cizuru Deguchi Viola
Lorenza Loro – Violoncello
Atanas Georgiev – Contrabbasso
Federico Lovato – pianoforte
Dan Rapoport – Direttore
L’Ensemble Quadrivium è nato a Padova con l’intento di esplorare e affrontare quell’ampio e multiforme repertorio, qui proprio la particolare composizione del gruppo (quintetto d’archi più quintetto di fiati, pianoforte, arpa , mezzo soprano e direttore d’orchestra) dà accesso : decimini, nonetti, riduzioni di brani orchestrali eseguiti con cura e fedeltà ai particolari stilistici del testo musicale, spazia da Monteverdi fino ai grandi complessi da camera romantici, alla dodecafonia e ai capolavori dell’ 900.
Con la possibilità di accedere a organici poco consueti e ritrovare così brani meno noti ma di grande valore, l’ Ensemble propone programmi particolari e assai “variegati”, e gode sempre di una reazione positiva ed entusiasta da parte sia del pubblico che dei critici.
Ciò che unisce i componenti del Quadrivium è proprio questa curiosità verso accostamenti timbrici sempre nuovi e il desiderio di ridare voce a un repertorio “di nicchia” tutto da scoprire.
L’Ensemble e’ composto da 13 musicisti attivi anche come solisti e che collaborano con importanti Orchestre e Fondazioni come Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra Regionale Toscana, I Solisti Veneti, Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra della Fondazione A. Toscanini di Parma, i Filarmonici di Padova.
Il Quadrivium Ensemble viene diretto dal suo direttore artistico Dan Rapoport.
Nella sua stagione italiana 2005 l’Ensemble interpreterà una seria di programmi “900’ Classico ”, Concerti “Barocco e nuovo Barocco” e Incontri/ Concerti spiegati.
Dan Rapoport – Direttore d’orchestra
Nato in Israele nel 1972, Dan Rapoport si è diplomato in Direzione d’orchestra, Composizione e Clarinetto all’Accademia “Rubin” di Gerusalemme. Si è perfezionato con i Maestri Neeme Järvi, Piero Bellugi, Gary Bertini e Jorma Panula.
Direttore artistico dell’Ensemble “Quadrivium” (Padova).
Ha diretto inoltre La St. Petersburg Academic Symphony Orchestra, La Moscow Chamber Orchestra,The London Soloists Chamber Orchestra, The BBC Singers (Londra), I Pomeriggi Musicali (Milano), The Israeli Contemporary Players (Gerusalemme), La Florence Symphonietta, La Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Il Coro Collegium Musicum (Mainz), The Parnu City Orchestra (Estonia), La Camerata Strumentale di Prato, L’International Chamber Ensemble (Roma).
Ha diretto all’ David Oistrakh Festival (Estonia, 2004).
Nell’anno 2004 é stato scelto dalla London Symphony Orchestra per la LSO Discovery Conducting Scheme.
Ha registrato per la radio israeliana la prima esecuzione in assoluto dell’opera di Mark Kopytman Fermana. Ha eseguito musica scritta per lui da vari compositori israeliani contemporanei (Alon Nehustan, Noam Sivan Doron Kaufman, Claude Abrabanel, Avital Raz)
Da clarinettista ha studiato con Richard Stolzman e Walter Boykens. Ha dato concerti come solista ed anche con numerosi ensemble di musica da camera.
Villa Carretta-Molin
Un po’ discosta dalla strada, ombreggiata da alti alberi, è una presenza così familiare da passare quasi inosservata. E’ un piccolo gioiello di architettura, derivando le sue forme pure e sobrie, dall’architettura veneziana di Sansovino e Palladio. Diverse ricerche sono state condotte per conoscere le sue origini, con scarso esito. L’unica traccia letteraria si trova nel catalogo del 1954 “Le ville venete”, curato da G. Mazzotti. In esso la sua descrizione è di appena cinque righe nelle quali viene fatta risalire alla famiglia Ca’ Zorzi. Non resta dunque che procedere per analogie e sono esse a riservare delle belle sorprese. Innanzi tutto la venezianità: rammentiamo i tanti palazzetti che si affacciano sul Canal Grande: la villa riporta molte delle loro caratteristiche. La grande trifora centrale: a semicerchio è il foro di mezzo, mentre i due ai lati sono quadrati. All’interno, al piano terra un magnifico salone padronale, con soffitto alla sansovina, le cui trai alternate a travi più sottili secano una decorazione in perfetto stato di conservazione; il salone è illuminato da suggestive vetrate liberty. Una scala con il soffitto a botte conduce al salone del primo piano, sovrastante quello del piano terra, entrambi con pavimento alla veneziana. L’architrave in pietra d’Istria dell’ingresso reca la data di costruzione: A D MDCX. I registri della parrocchia di Mansuè datano dal 1500, appena un secolo prima. In quegli anni non v’era molto, tanta terra da dissodare per riuscire a ricavare di che sfamarsi; nel 1629 ben 133 persone morirono di fame su un totale di 829 abitanti. In quegli anni difficili i Ca’ Zorzi fecero costruire questa dimora.