Aperti a tutti, ragazzi ed adulti, concorderemo insieme il tuo percorso di studio in base ai tuoi obiettivi!
Gli insegnanti della nostra scuola sono diplomati nei conservatori di musica italiani ed europei, garantiscono così un approccio professionale all’insegnamento del proprio strumento. La scuola stessa ha segue i programmi di studio dei conservatori di musica italiani ciò non toglie che ogni allievo possa stabilire con l’insegnante percorsi personalizzati vicini alle proprie attitudini e desideri.
Il corso di strumento prevede 28 lezioni individuali della durata di un’ora, un saggio e un esame di verifica delle conoscenze acquisite.
Nella nostra scuola sono attivi i corsi e i laboratori di
STRUMENTI ANTICHI:
STRUMENTI CLASSICI
STRUMENTI MODERNI
♪ Canto rinascimentale e barocco
♪ Canto classico
♪ Canto moderno
♪ Liuto
♪ Chitarra classica
♪ Chitarra elettrica
Musica d’insieme per strumenti antichi
♪ Clarinetto
♪ Batteria
♪ Coro
Musica d’insieme per strumenti moderni
♪ Sassofono
♪ Flauto
♪ Organo
♪ Pianoforte
♪ Tromba e trombone
♪ Violino
Musica d’insieme per strumenti classici
ALTRI CORSI
♪ A richiesta sono attivabili nuovi corsi principali con un minimo di 3 allievi iscritti.
MATERIE COMPLEMENTARI
Potrai completare il tuo percorso di studio con le seguenti materie complementari (corsi collettivi):
♪ Teoria, lettura della musica e coro (gratuito fino al compimento del tredicesimo anno di età)
♪ Armonia
♪ Storia della musica
LABORATORI
Il laboratorio di musica d’insieme per strumenti classici prevede 10 incontri annuali da 1 ora
Il laboratorio di musica d’insieme per strumenti moderni prevede 10 incontri annuali da 1 ora e mezza
I Laboratori di Musica d’insieme sono aperti a tutti, sia agli allievi già iscritti ad un corso principale sia a non iscritti già in possesso di competenze strumentali di base.
PROGRAMMI PER BAMBINI
CORO DI VOCI BIANCHE
un ottimo e divertente approccio alla musica e al canto dedicato ai bambini dai 5 agli 13 anni. Cantare in coro è un ottimo modo per sviluppare le competenze musicali di base in un ambiente stimolante e divertente
Una volta la settimana i componenti del coro si incontreranno e giocheranno con le note per imparare la ritmica, conoscere la voce e leggere la musica.
Per iniziare a cantare e frequentare questo corso non è richiesto alcun requisito, solo tanto entusiasmo e voglia di stare insieme!
ESAMI E CERTIFICAZIONI
Alla fine di ogni anno scolastico è previsto un esame interno: è un modo semplice per verificare insieme i tuoi progressi e quelli della scuola e per darti consigli sul proseguimento degli studi musicali.
Insieme potremmo anche valutare la possibilità di sostenere gli esami di certificazione nei conservatori con cui siamo convenzionati. La nostra scuola di musica è convenzionata con i conservatori statali di Udine e Trieste presso i quali potrai sostenere gli esami del tuo strumento principale e delle materie complementari.
Potrai inoltre prepararti a sostenere gli esami di ammissione al liceo musicale ed ai corsi propedeutici e accademici ai conservatori di musica.
ISCRIZIONI
Le iscrizioni saranno aperte dal 1 settembre 2024
SCARICA IL MODULO D’ISCRIZIONE compilalo in tutte le sue parti e consegnalo alla segreteria (Via Einaudi 55 – Prata) oppure invialo a info@altolivenzacultura.it (vai nella sezione modulistica).
SEDI
La nostra scuola è presente nei comuni di Prata e Pasiano di Pordenone e coopera in maniera continuativa con le amministrazioni comunali e le scuole del territorio.
Sedi delle lezioni:
PRATA -Via Einaudi 55 (sopra il negozio Faccini)
PASIANO – Via Roma 50 (appartamento sopra la scuola materna)
COSTI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
*Iscrizione
25 euro
Corso di strumento: 30 incontri individuali di 1 ora** (compresi esame e saggio finale)
720 euro
Coro (corso principale) 30 lezioni collettive di 1 ora (compresi saggi e concerti)
255 euro
Teoria, lettura della musica e coro: 30 lezioni collettive (compreso esame finale)
80 euro (gratuito fino al compimento del tredicesimo anno di età)
*** Laboratorio di musica d’insieme per strumenti classici, (gratuito per gli allievi già iscritti ad un corso principale).
80 euro
*** laboratorio di musica d’insieme per strumenti moderni (gratuito per gli allievi già iscritti ad un corso principale).
100 euro
Armonia e Composizione
da definire
Storia della musica
da definire
Propedeutica
da definire
* obbligatoria per tutti gli iscritti, si paga una volta all’anno. ** può essere valutata una durata inferiore o superiore in base all’età e/o esigenze didattiche *** attivabili con un minimo di 5 iscritti.
Modalità di pagamento:
E’ possibile pagare in rate mensili e con bonifico bancario:
BANCA DI CREDITO COOP. PORDENONESE filiale di Prata di Pordenone,
IBAN – IT26I0835664960000000012949
CAUSALEdei versamenti: COGNOME NOME (ALLIEVO) + strumento + n. rata e mese
Musica classica e leggera si fondono in un evento in grande stile con coro, orchestra e la magnifica Antonella Ruggiero
Concerti originali
Itinerari cicloturistico-musicali alla scoperta dell’arte nelle nostre città
Luoghi meravigliosi
Piccoli ensemble e grandi orchestre
Molti musicisti, soprattutto tra Rinascimento e Barocco, si cimentarono a mettere in musica La Follia: uno schema armonico sul quale elaborare fantasiose variazioni. Proviene, inizialmente, da una danza in voga nel tardo medioevo, conosciuta poi, nel Rinascimento, anche come Pavana Italiana (la sentiremo nel concerto di Maron, il 29 settembre). Una danza eseguita in maniera vorticosa, sulla costante ripetizione di un inciso, sì che musici e danzatori apparivano fuori di senno: da qui il nome.
In un mondo che sembra eseguire la sua folle danza sull’orlo di un abisso abbiamo voluto dedicare questa XXIX edizione di Altolivenzafestival alla follia. Il folle e le vicende che lo hanno condotto in quello stato hanno sempre commosso il pubblico, entrando fin dai tempi più antichi nel repertorio del teatro, incluso quello musicale, facendo della scena di follia un elemento tipico e frequente nelle opere. Lo troviamo nelle opere barocche (Mad songs, Valvasone, 22 e 28 ottobre) ma anche nei più celebri melodrammi del periodo romantico (Mansuè, 12 novembre). Pazzie vere, pazzie presunte, pazzie indotte: come quella di Giovanna di Castiglia, passata alla storia come La Pazza (Sacile, 21 ottobre), che nella stimolante interpretazione di Erica Martin, testo scritto su commissione di Altolivenzafestival, appare in realtà vittima delle macchinazioni del potere. E come spesso succede, nel mondo dei folli si scambiano i ruoli e crollano i luoghi comuni, come quello che vede la saggezza albergare negli anziani: ma questi, ne La Pazzia Senile di Adriano Banchieri (Polcenigo, 10 settembre e Gorizia 16 settembre) si comportano da folli e saggi appaiono i giovani che alla fine gabbano la stoltezza dei padri.
E poi la follia della guerra, che torna anche in questo tempo a colpire l’Europa: periodicamente l’umanità ricade nel suo errore e orrore e invano si celebrano liturgie e si innalzano preghiere per la pace (Pordenone, 28 settembre, Gorizia 7, Portobuffolè 8, Sagrado 14 ottobre). In fondo, anche la possessione demonica che prende il soldato Joseph può essere vista come metafora della follia della guerra che ingoia i suoi stessi protagonisti (Histoire du soldat, Cordenons 26 novembre).
Ma sui confini non avvengono solo scontri: possono anche accadere, e da uomini di pace operiamo perché avvengano, incontri. Riprendendo il filo dell’edizione precedente, anche quest’anno Altolivenzafestival declina il tema Gorizia 2025 come incontri al confine, linea che, anziché separare, può unire. S’incontrano al confine (Brugnera, 27 agosto) classico e pop nel concerto di apertura, con Antonella Ruggiero (significativa la canzone Tra le guerre); s’incontrano uno strumento dalle origini popolari come il corno delle Alpi e lo strumento classico della liturgia, l’organo (Roveredo in Piano, 28 agosto); s’incontrano tre musicisti europei in un programma che sconfina musicalmente per tutta l’Europa del Sei-Settecento e, simbolicamente, itinera nel territorio (Caneva, 2 e Caorle 3 settembre). A eseguirlo abbiamo chiamato tre giovani musicisti che sono solo l’avanguardia dei tanti, ancora più giovani di loro, che nelle settimane e nei mesi successivi popoleranno il festival, a dimostrare che la musica forte non è sguardo nostalgico al passato ma è viva, parla alle giovani generazioni, è prodotto di civiltà e simbolo di pace
Manca, nel nostro programma, la follia ‘buona’: quella francescana, quella donchisciottesca, che ti fa andare oltre il buonsenso feriale e ti fa intravedere mete ideali per le quali valga la pena di mettersi in gioco, a costo di passare per matti. Ma questa, in fondo, è il nostro stesso festival, siamo noi che continuiamo a coltivarlo con la tenacia del monaco che annaffi quotidianamente uno stecco, certo che il suo sforzo non sia inutile e che qualcosa, un giorno, fiorirà.
Domenica 27 agosto 2023 ore 21.00 – PALAZZETTO DELLO SPORT, Brugnera (PN)
AVVISO
Vista la possibilità di pioggia, il concerto SACRARMONIA con Antonella Ruggiero si terrà alle ore 21.00 al PALAZZETTO DELLO SPORT DI BRUGNERA (PN) – Via del Mas, 39, 33070 Brugnera PN
APERTURA BIGLIETTERIA:
17.00 – 19.00 – Villa Varda area spettacoli
19.30 in poi – Palazzetto dello Sport.
Sacrarmonia
Antonella Ruggiero in concerto
Orchestra Accademia Musicale Naonis – Cappella Altoliventina
17.00 – 19.00 – Villa Varda area spettacoli 19.30 in poi – Palazzetto dello Sport.
* Tariffa ridotta: ragazzi con meno di15 anni, adulti con più di 65 anni, soci Associazione Culturale Altoliventina a.p.s., persone con disabilità.
IN CASO DI PIOGGIA: il concerto si volgerà al palazzetto dello Sport di Brugnera – Via del Mas, 39, 33070 Brugnera PN.
In collaborazione con: Comune di Brugnera, Fosar, Associazione Racconti da Nordest, Orchestra Accademia Musicale Naonis https://www.antonellaruggiero.com/
Lunedì 28 agosto ore 20.45 – Chiesa di S. Bartolomeo, Roveredo in Piano (PN)
La strana coppia – Un tour musicale nelle Alpi svizzere
Lisa Stoll, corno delle Alpi – Freddie James, organo
In collaborazione con: Comune di Roveredo in Piano, Accademia Organistica Udinese, Gruppo corale Gialuth, Parrocchia di S. Bartolomeo, Cooperativa Sociale Acli.
Segreteria dell’ Associazione Culturale Altoliventina Tel. 0434 1834786 – Cell. +39 375-7961728 – Cell. +39 333-8352808 (Lunedì, Martedì e Venerdì dalle 15.00 alle 19.00) – mail: info@altolivenzacultura.it
Comune di Caneva – www.incaneva.it
IN CASO DI PIOGGIA: l’evento si terrà alle ore 18.30 a Villa Frova
In collaborazione con: Comune di Caneva, Magnifica Comunità di Montagna, Fondazione OSF.
Si ringrazia per la gentile ospitalità l’Azianda Agricola Sandro Lucchese
Domenica 3 settembre ore 15.00 – Itinerario cicloturistico-musicale, Caorle (VE)
Ponti e luoghi tra confini musicali – CAORLE
Percorso:
Partenza alle 15.00 da Ca’ Corniani
1° TAPPA: Duomo di Caorle, (visita e momento musicale) Santuario della Madonna dell’Angelo (visita)
2° TAPPA: Santuario della Madonna dell’Angelo (visita e momento musicale)
3° TAPPA: Ca’ Corniani (visita, ristoro e momento musicale)
Conclusione prevista per le 18.30
Musica:
Enrico Coden, flauto traversiere – Julia Hernández Sánchez, violino barocco -Miguel Bonal, viola da gamba
BIGLIETTO UNICO
5 Euro
VENDITA
www.rideandfun.it
PER INFO: Tel. Luigi 3487454604
In collaborazione con: Comune di Caorle, AL2 Sport – Società sportiva
Domenica 10 settembre ore 17.30 – itinerario turistico-musicale, Polcenigo (PN)
La Pazzia Senile di Adriano Banchieri
Ore 17.30 – Chiesa di S. Rocco Ore 18.00 – Teatro comunale, Ore 18.30 – Chiostro di San Giacomo – Adriano Banchieri (1567 – 1634) – La pazzia senile 1607-1621
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
Alice Fraccari, Martina Zaccarin soprani – Lisa Friziero contralto – Peter Gus, Claudio Zinutti tenori
Sandro Bergamo basso e direzione
Paolo Monetti, viola da gamba – Luciano Russo, arciliuto – Marius Bartoccini, clavicembalo
Fabio Scaramucci, voce recitante
Alessandro Fadelli racconterà la storia dei luoghi di Polcenigo
IN CASO DI PIOGGIA: l’evento si terrà alle ore 17.30 in teatro
In collaborazione con: Comune di Polcenigo
Sabato 16 settembre ore 17.00 – Musei provinciali di Gorizia sede di Borgo Castello
La Pazzia Senile di Adriano Banchieri
CAPPELLA ALTOLIVENTINA
dir. Sandro Bergamo
Introduzione sugli abiti d’epoca a cura della dott.sa Raffaella Sgubin, direttrice dei musei provinciali di Gorizia
Con la partecipazione del Gruppo Storico Città di Palmanova
In collaborazione con: Musei provinciali di Gorizia
Venerdì 22 settembre ore 20.45 – Teatro Gozzi, Pasiano di Pordenone
Altolivenzafestival giovani
18.30 – Presentazione del libro “Storia del Friuli e dei friulani dalle origini a noi” di Walter Tomada
19.30 – rinfresco
20.45 – Concerto del vincitore del Premio Altolivenzafestival, Concorso “Crescendo” 2023
Domenico Cima, euphonium – Alberto Ravagnin, pianoforte
In collaborazione con: Comune di Pasiano, Associazione Acilius, Agimus Firenze-Premio Crescendo, Hotel Ristorante Prata Verde
Giovedì 28 settembre ore 20.45 – Duomo di S. Marco, Pordenone
Venerdì 29 settembre ore 20.45 – Chiesa di S. Michele Arcangelo, Maron di Brugnera (PN)
Follie e stravaganze nella Germania bachiana
Nanette Mans, soprano – Maarten Wilminck, organo
In collaborazione con: Comune di Brugnera, Accademia Organistica Udinese, Associazione Festeggiamenti Maron,
Parrocchia di S. Michele Arcangelo, Cral-Brugnera, L’Airone cooperativa sociale
Sabato 30 settembre ore 16.30 – Fondazione Coronini, Gorizia
Amleto e Tasso: delirio romantico
Ore 16.30 Conferenza: “L’antico fortepiano della famiglia Coronini-Cronberg. Uno strumento da riscoprire” – a cura di Alessia Zangrando ed Elia Pivetta
Ore 18.00 Concerto: Amleto e Tasso: delirio romantico
Luciano e Daniele Boidi, pianoforte a quattro mani
In collaborazione con: Fondazione Coronini-Cronberg NOTE DI SALA
Ottobre
Sabato 7 ottobre ore 20.45 – Duomo, Gorizia
La guerre et la bataille
Cappella Altoliventina
Martina Zaccarin, soprano – Lisa Friziero, contralto – Claudio Zinutti, tenore – Sandro Bergamo, basso e direzione
Javier Artigas Pina, organo
In collaborazione con: Accademia Organistica Udinese
Al principio dell’alba videro, dalla ridotta nuova, sulla pianura settentrionale, una piccola striscia nera. Un segno sottile che si muoveva, e non poteva essere allucinazione. Avanzava dal nord attraverso la landa disabitata e parve assurdo prodigio. Qualcosa si avvicinava dal settentrione, come mai era successo a memoria d’uomo.
Guardando dalla Fortezza Bastiani verso nord, lungo il Deserto dei Tartari, quello del capitano Drogo è uno sguardo di angoscia: oltre il confine, c’è l’ignoto e da lì proviene il pericolo. C’è qualcosa di naturale, perché istintivo, in questo turbamento che pervade quando ci si trova davanti qualcosa di sconosciuto. Sui confini (tra gli stati, i popoli, le culture, le generazioni…) si sono consumati molti conflitti: il racconto eziologico sul mancato incontro fra i troiani di Enea e i fenici di Didone (concerto del 10 settembre) ne è un esempio.
Ma la cultura serve proprio a far uscire ciò che è sconosciuto dall’ombra dell’ignoto, spogliandolo dell’aura oscura in cui lo abbiamo relegato. Ci è alleata un’altra forza, naturale quanto l’angoscia dell’ignoto: la curiosità per tutto ciò che è inedito. Quella curiosità che sicuramente provò Benedetto Marcello, quando, giovane, forse ragazzo, passando nei pressi del Ghetto in giorno di Sabato, udiva trapelare i canti delle sinagoghe, e che lo spinse a trascriverli e utilizzarne i temi per comporre i suoi salmi (concerto del 16 ottobre); che ci stimola a viaggiare, collezionando, dei luoghi attraversati e delle genti incontrate, ricordi fatti anche di canti espressi dalle diverse culture, di cui Hana, il 16 settembre, ci darà esempio. La nostra regione, terra di confine, ne ha vissuti entrambi gli aspetti: e se Gorizia, la città capitale europea della cultura per il 2025, con la sua divisione, testimonia le tragedie che possono avvenire ai confini, lungo quello stesso spartiacque si sono anche incontrati, non solo scontrati, popoli, culture, fedi, come nella vicina Trieste, dove convivono pacificamente diverse comunità religiose, perfettamente integrate nella città (concerto del 29 ottobre).
Pasolini, di cui il nostro festival celebra il centenario della nascita, uomo che i confini li superava agevolmente, spinto da quella curiosità che era autentico amore per l’altro: poeta, romanziere, saggista, regista passava da una disciplina all’altra, lasciando ovunque il segno. Accostò la musica da dilettante, ma con grande interesse e con la consueta acutezza, abbracciando le espressioni popolari del Friuli (17 settembre) come i capolavori bachiani e mozartiani (29 settembre), fino a vagheggiare, in un romanzo autobiografico come Amado mio, gli scenari della musica a venire (12 novembre).
Pasolini è un intellettuale che sentiamo vicino a noi, come tre anni fa sentimmo vicino Leonardo: Altolivenzafestival è abituato ad accostare discipline diverse, a far incontrare competenze e culture lontane. Sul confine, senza alcun timore per quello che sta oltre, sentiamo tutta la curiosità per quello offre l’immenso spazio del Deserto dei Tartari.
Salmi ebraici nella musica di Benedetto Marcello e Salomone Rossi
PADERNO – Chiesa Parrocchiale di S. Andrea Apostolo
Domenica 13 Ottobre 2019 – ore 17.00
Era dilettante di musica il patrizio Benedetto Marcello: che non significa mancasse di preparazione professionale, ma che non traeva dalla musica di che vivere. Appartenendo a una delle più importanti famiglie veneziane, era di fatto obbligato a intraprendere una carriera politico-amministrativa: avvocato, membro del maggior consiglio, di numerose magistrature cittadine, provveditore a Pola e a Brescia… Ma era la musica a occupare i suoi pensieri: e, nell’ultima parte di una vita segnata, a quanto pare, da una crisi religiosa, la musica sacra, di cui l’imponente raccolta Estro poetico-armonico, otto libri pubblicati tra il 1724 e il 1727, costituisce il più importante risultato: i primi cinquanta salmi messi integralmente in musica.
La forma, nella sua alternanza di arie solistiche, recitativi, momenti corali, è quella della cantata, genere in cui Marcello eccelse, con oltre 300 composizioni.
Ma a caratterizzare l’opera è anche la scelta di non musicare i testi in latino, ma le parafrasi in italiano curate da un altro esponente del patriziato veneziano, Girolamo Ascanio Giustinian. Ad accrescere l’interesse per i Salmi, l’intonazione ebraica che ad alcuni Marcello premette o interpola: frutto dell’erudizione musicale di Benedetto, ma testimonianza, a 500 anni dalla sua fondazione, della compenetrazione tra la comunità ebraica di Venezia e il resto della città.
Accanto all’opera di Marcello, quella di Salamone Rossi: qui non sono echi, ma autentica musica della sinagoga. Semmai è il mondo di fuori, quello della musica eseguita nelle corti italiane, che entra nel tempio ebraico. Mantovano, fu al servizio della corte dei Gonzaga negli stessi anni di Monteverdi, componendo contemporaneamente per la sinagoga della sua città: e nel rito sinagogale, mantenendo ovviamente il testo ebraico dei Salmi, introdusse lo stile madrigalistico e mottettistico dell’epoca.
PROGRAMMA
Salamone Rossi (1570-1630)
da Hashirim asher le Sholomo: Keter, per la liturgia del Sabato
Benedetto Marcello (1786 – 1739)
dal Salmo decimo settimo: Diligam te Domine
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