concerti in villa 2005 – Villa Pera Riello

Sabato 27 agosto 2005 – ore 20.45
GAIARINE – Villa Pera – Riello

Cappella Altoliventina
Tre veceti inamorai (privi de denti e de carnalitae)
da: Il secondo libro delle giustiniane
di Gioseffo Policreti da Treviso
e dalle Commedie Madrigalesche
di Adriano Banchieri e Orazio Vecchi.

Cappella Altoliventina:
Elena Bergamo, Tiziana Valvassori – soprani
Danilo Zeni, Caudio Zinutti – tenori
Sandro Bergamo – basso
Claudio Zinutti – clavicembalo
Sandro Bergamo – Direttore


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Villa Riello-Pera
Di proprietà privata, si trova in centro a Gaiarine. L’edificio seicentesco, sorto come luogo di villeggiatura, ha subito vari rimaneggiamenti nei secoli: al nucleo originario si sovrapposero, nelle varie fasi costruttive che la caratterizzano, le strutture di supporto alla produzione agricola. La facciata è molto semplice, tripartita, sormontata da un timpano ad arco e reca lo stemma della famiglia. L’ampio giardino ornato di statue settecentesche in pietra bianca, due delle quali ornano i pilastri dell’ingresso, e dotato di un laghetto, è ormai da tempo utilizzato per concerti, grazie all’ottima resa acustica del cortile.

XIV FESTA DI SAN GIOVANNI

Venerdì 24 giugno 2005
Chiesa di San Giovani del Cavalieri Prata di Pordenone


Ore 19.30
Vespri

Ore 20.00
Messa cantata in gregoriano dalla Schola Gregoriana della Polifonica Friulana Jacopo Tomadini

Programma della Messa cantata:
Introito DE VENTRE MATRIS MEAE
Graduale PRIUSQUAM TE FORMAREM
Alleluia TU PUER PROPHETA
Offertorio JUSTUS UT PALMA
Communio TU PUER PROPHETA
Hymnus UT QUEANT LAXIS
Comune della messa IV
“Cunctipotens Genitor Deus”

Ore 21.00
Concerto del gruppo In Unum Ensemble di Vittorio Veneto
La danza nel repertorio sacro e cerimoniale del tardo Medioevo


INGRESSO EURO 5,00


dalle ore 19.00 in poi ci sarà la presenza del gruppo medioevale “la Corte” di Gemona del Friuli, associazione di promozione storica e scenografica; durante la serata il gruppo guidato da Giorgio Pastres, sarà presente con un’ artigiano battiferro, un fabbro ed una dama per la tessitura di arazzi che rappresenteranno nel contesto medioevale i veri usi e costumi dell’epoca


A seguire: banchetto medievale con ricette di Mastro Martino da Como, Menagier de Paris


organizzato da:
Associazione culturale Altoliventina xx secolo

con il sostegno di:
Provincia di Pordenone
Comune di Prata di Pordenone
Parrocchia di Prata di Pordenone

COMPAGNIA DELL’ASINO CHE PORTA LA CROCE

Giovedì 24 giugno 2004 – ore 21.00
Chiesa di San Giovani del Cavalieri Prata di Pordenone


Lucente stella
Musiche e astri dall’altro millennio

In ideale continuità con la ricerca condotta con “Onni diletto e ogni bel piacere” la Compagnia propone una nuova navigazione tra generi musicali e culture dei secoli XII, XIII e XIV.
Tema di questo concerto è la rappresentazione della volta celeste e il significato simbolico, magico e religioso attribuito agli astri. Argomento di profondo interesse e colte dispute, costituì un terreno di incontro e confronto tra Occidente e Oriente, tra teorie cosmologiche e credenze popolari, tra sacro e profano.
Nel programma, accanto a brani di ispirazione sacra (laude, canti liturgici, mottetti) trovano spazio canti trobadorici, ballate, danze ebraiche, arabe e greche.
Un posto di particolare rilievo spetta, infine, alle composizioni della famosa mistica tedesca H. Von Bingen.


Cadigo terrae scinditur mottetto, anonimo XIV sec.
De coelo Aristotele,lettura
Vidimus stellam anonimo XII sec.
Ave Maris stella communio, anonimo XII sec.
Polorum Regina canto devozionale, anonimo XIII sec.
Della forza e debolezza degli astri Abumasàr, lettura
Ma tì tò theli tradizionale greco
Quartine Omar Khayyàm, lettura
Samai tradizionale arabo
Io sono la suprema forza Hidegard Von Bingen, lettura
Caritas abundat H.Von Bingen XII sec.
Astra tenenti conductus, anonimo XIII sec.
La musica delle sfere Censorino, lettura
O splendissima gemma H. Von Bingen XII sec.
Stella nuova ‘nfra la gente lauda, anonimo XIII sec.
Muwashah/Birshùt morày Trad.arabo/Melodia ebraica per la festa della luce
Reis glorios Giraut de Borneilh XIII sec.
Io voglio del ver la mia donna laudare Guido Guinizelli, lettura
Lucente stella ballata, anonimo XIV sec.


Fabio Bonvicini:
flauti,voce

Francesca Malavolti:
voce, arpa medioevale

Renzo Ruggiero:
ghironda, santur, nyckelharpa

Giovanni Tufano:
oud, saz, riqq,bendir,def

Alida Oliva:
voce recitante


COMPAGNIA DELL’ASINO CHE PORTA LA CROCE
Nasce nel 1991 dall’incontro di Fabio Bonvicini, Davide Bortolai e Giovanni Tufano, artisti provenienti da diverse esperienze (conservatorio, scuole di musica popolare, università) e uniti dal comune interesse per la musica antica e popolare. Dopo diverse collaborazioni, oggi il gruppo è composto da Fabio Bonvicini, Giovanni Tufano, Francesca Malavolti e Renzo Ruggiero e si avvale della collaborazione di numerosi altri artisti; dal 2001 è entrata nel gruppo la cantante flautista Alida Oliva.

Dal 1992 il gruppo svolge un’intensa attività didattica e di divulgazione della musica antica in scuole e associazioni culturali, dando vita a numerosi laboratori e lezioni-concerto. Nel 1996 partecipa al primo concerto nazionale in favore della “Fondazione Fossoli” che opera per il recupero dell’area dell’ex-campo di concentramento di Fossoli (Mo). Dal 1997 organizza numerosi eventi culturali quali “Il gatto con gli stivali”, Festival itinerante di arti e natura in Appennino (Frignano, Modena), in collaborazione con l’Associazione “Il Ponte”.

Seguendo il proprio percorso musicale tracciato nel più ampio panorama delle arti dello spettacolo, la proposta della Compagnia dell’asino che porta la croce abbraccia una dimensione pluridisciplinare che li porta ad esibirsi in Italia e all’estero dal 1993 in poi, nell’ambito di numerosi festival musicali, teatrali, buskers e feste medievali.

Nel 1997 i componenti del gruppo seguono il corso di Commedia dell’Arte presso la Scuola Internazionale dell’Attore Comico di Reggio Emilia, diretta da Antonio Fava. Nel 1998 mettono in scena La Saviezza giovanile (1607), Commedia Harmonica di Adriano Banchieri (1568-1634) con la regia, le maschere e i costumi di Antonio Fava.

Negli ultimi anni la Compagnia dell’asino che porta la croce si è maggiormente dedicata alla ricerca storica su materiali medioevali e rinascimentali, all’attività concertistica e alla produzione discografica, elaborando un repertorio esclusivamente acustico accompagnato da uno studio accurato degli strumenti della tradizione italiana e mediterranea.

La prima autoproduzione Buona roba abbiam brigata (MC 1993) che vede impegnati Fabio Bonvicini (basso, flauti) Davide Bortolai (tenore, liuto, mandolino, cornamusa) e Giovanni Tufano (tenore, buzuki, darabukka, tammorra, tamburello), presenta un repertorio italiano rinascimentale, dove trovano spazio I canti carnecialeschi della Firenze medicea, le frottole della corte dei Gonzaga, le villanelle e le melodie spagnoleggianti del regno di Napoli.

La ricerca di luoghi di contatto tra ispirazione sacra e profana propria della religiosità popolare del Medioevo accompagna le composizioni proposte nella seconda autoproduzione Virtus asinaria (MC, CD 1996) successivamente pubblicata dalla rivista Medioevalica (1998). Questo lavoro che vede la partecipazione di Roberto Romagnoli, suonatore e costruttore di tamburi a cornice e di Gabriele Bonvicini, voce del gruppo, si indirizza verso l’esecuzione di liriche religiose in volgare che ricalcano lo schema metrico della ballata, opera di compositori anonimi vissuti tra il XII e il XIII secolo.

L’ultimo lavoro della Compagnia dell’asino che porta la croce, Onni diletto e ogni bel piacere, edito dalla neoetichetta bellunese Enrosadira (CD 1999), presenta una nuova formazione che include Francesca Malavolti (voce e arpa medioevale) e Renzo Ruggiero (ghironda, santur, nyckelharpa). Con questa produzione il gruppo si orienta verso una proposta più strettamente concertistica che esalta al tempo stesso il bagaglio di conoscenze acquisite e la molteplicità della loro esperienza, oltre alle doti interpretative e al gusto musicale della formazione e dei singoli componenti.

XIII FESTA DI SAN GIOVANNI

Martedì 22 giugno 2004
Chiesa di San Giovanni dei Cavalieri – Prata di Pordenone

Ore 20.30:
“Physicus in coquina – Rapporti tra medicina e cucina nel Medioevo”
Conferenza con il dott. Fabio Cavalli e la dott.ssa Marialuisa Cecere

Giovedì 22 giugno 2004

Ore 19.30
Vespri
0re 20.00
Messa cantata in gregoriano dalla Schola Gregoriana della Polifonica Friulana Jacopo Tomadini
0re 21.00
Concerto: “Lucente stella – Musiche e astri dall’altro millennio” – (vai all’articolo dedicato)

INGRESSO EURO 5,00


A seguire: banchetto medievale con ricette di Mastro Martino da Como, Menagier de Paris


Galleria fotografia


 

organizzato da:
Associazione culturale Altoliventina xx secolo

con il sostegno di:
Provincia di Pordenone
Comune di Prata di Pordenone
Parrocchia di Prata di Pordenone

 

XII FESTA DI SAN GIOVANNI

festa_san_giovanni_2003_2

Santi, Re e Pellegrini nell’ Europa Medioevale

Martedì 24 giugno 2003 – ore 21.00
Chiesa di San Giovani del Cavalieri Prata di Pordenone


Dalle Cantigas de S.ta Maria
Non è gran cousa
Quen quer que na Virgen fia
Madre de deus
Pois que dos reis

Dal Laudario di Cortona
Stella Nova n’fra la gente
Ave Donna Santissima
O divina Virgo Flore

Dal codice Magliabechiano
Dami conforto Dio
Esultando in Jesu Christo
Dolce Vergene Maria

Dal Llivre Vermell de Montserrat
Stella Splendens
Los set gois
Cuncti simus concanentes


festa_san_giovanni_2003_3

Ensemble Mastro Picard
Gloria Moretti- Canto
Scuda Lorenzo – Canto ,Liuto, Ud
Daniela Taglioni – Percussioni
Walter Rizzo – Ghironda, Bombarde, Cornamuse
Veroli Luca – Viella a Tasti ,Santur, Darrabukka, Friscaletto, Cornamusa, Flauto da Tamburo

L’ “Ensemble Mastro Picard” si dedica allo studio e all’esecuzione della musica medioevale. I componenti del gruppo studiano e collaborano con alcuni dei massimi esperti italiani nel campo della musica medioevale, rinascimentale e delle tradizioni popolari, per ricercare nella tradizione orale caratteristiche molto arcaiche riconducibili alla pratica esecutiva della musica antica. Al loro attivo hanno parecchi concerti in Italia ed in Europa nelle più importanti rassegne di musica antica e varie incisioni discografiche, (Tactus, Fonè, Nuova Era, Quadrivium, Gimell, ecc.) Le esecuzioni vengono effettuate su copie di strumenti antichi ricostruiti dagli stessi esecutori per mezzo di studi iconografici.